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    BANLIEUE IN RIVOLTA, LA FRANCIA E' IN FIAMME! ALTRA NOTTE DI DISORDINI E SCONTRI DOPO LA MORTE DEL 17ENNE NAEL UCCISO MARTEDÌ A NANTERRE DA UN COLPO DI PISTOLA DELLA POLIZIA A UN POSTO DI BLOCCO. 77 ARRESTI - AUTO INCENDIATE, COLPI DI MORTAIO E TAFFERUGLI CON LA POLIZIA IN VARIE CITTA’ DELPAESE - BOMBE CARTA CONTRO IL CARCERE DI FRESNES - MACRON CRITICA GLI AGENTI (INCASTRATI DA UN VIDEO): “INSPIEGABILE E INGIUSTIFICABILE” - PROTESTA ANCHE KYLIAN MBAPPÉ - VIDEO


     
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    Da repubblica.it

     

    FRANCIA DISORDINI SCONTRI DOPO LA MORTE DI NAEL FRANCIA DISORDINI SCONTRI DOPO LA MORTE DI NAEL

    In Francia è stata un'altra notte di tensioni. La morte del 17enne Nael, ucciso martedì a Nanterre da un colpo di pistola della polizia a un posto di blocco, ha provocato nuovi scontri in molte zone del Paese. 77 le persone arrestate. Migliaia gli agenti schierati.

     

    Auto incendiate, colpi di mortaio e tafferugli con la polizia a Lille, Amiens, Saint-Étienne, Digione, Clermont-Ferrand, Strasburgo e Lione. Ma anche nell'Île-de-France e a Tolosa. Le immagini pubblicate sui social mostrano un incendio nel distretto di Reynerie. A Nanterre, da dove proveniva Nael, molti veicoli sono stati dati alle fiamme. A Grigny e Brunoy sono stati incendiati gli autobus. A Saint-Denis gli agenti hanno chiesto rinforzi.

     

    Bombe carta contro il carcere di Fresnes. Video mostrano giovani incappucciati che lanciano ordigni rudimentali contro il corpo di guardia. L'intervento della polizia ha impedito che i manifestanti entrassero all'interno della prigione.

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    NANTERRE, BANLIEUE IN FIAMME 

    Estratto dell’articolo di Anais Ginori per repubblica.it

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    La Francia tiene il fiato sospeso per una possibile rivolta delle banlieue. È la madre di Naël, il ragazzo ucciso a bruciapelo da un poliziotto martedì mattina, a usare questa parola. “Venite alla marcia bianca per mio figlio, sarà la marcia della rivolta”, dice Mounia, in un video sui social, dando appuntamento per un corteo previsto oggi pomeriggio.

     

    NAEL IL 17ENNE UCCISO DALLA POLIZIA A NANTERRE NAEL IL 17ENNE UCCISO DALLA POLIZIA A NANTERRE

    Secondo la versione ufficiale, consegnata subito dopo l’incidente, il giovane di 17 anni aveva rifiutato di fermarsi per un controllo stradale chiesto da due agenti in moto e avrebbe poi tentato di investirli con la sua macchina. Ma la ricostruzione fatta dalle autorità è stata spazzata rapidamente via da un video ripreso al momento dei fatti.

     

     

    Nelle immagini si vedono i due poliziotti parlare animatamente con Naël, appoggiati alla portiera del lato guida. La Mercedes gialla del ragazzo è ferma. “Ti spareranno in testa”, si sente urlare, mentre il poliziotto punta la pistola a pochi centimetri dal conducente. Pochi secondi dopo l’automobile riparte lentamente per andare via. Un agente spara verso la macchina che sbanda e finisce contro un palo. Il giovane, colpito al torace, è morto prima di arrivare in ospedale.

     

    “Inspiegabile” e “ingiustificabile”, dice Emmanuel Macron dalla sua trasferta a Marsiglia. Le parole del capo dello Stato sono nette, pesanti, suscitano proteste nell’estrema destra schierata per principio con le forze dell’ordine. Ma l’allerta è alta in un Paese che l’anno scorso ha contato almeno tredici persone morte dopo aver ignorato l’alt a un controllo di polizia. E c’è un video che inchioda gli agenti.

     

     

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    "Sono immagini scioccanti”, ammette il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. I due agenti sono stati fermati dall’Ispettorato nazionale di polizia. Il poliziotto che ha sparato deve spiegare come sia arrivato ad aprire il fuoco contro un giovane automobilista mentre non correva alcun pericolo di essere ferito dall’auto.

     

    L’agente di 38 anni è ora indagato per omicidio volontario. Un’altra indagine era stata aperta nelle ore successive al decesso del ragazzo per “rifiuto di ottemperare” all’alt e tentato omicidio contro la polizia. La famiglia di Naël chiede ora di archiviare subito questo fascicolo, altro motivo di rabbia contro le autorità.

     

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    “Da quando è stato diffuso il video è diventato chiaro che l’accusa di tentato omicidio non è più valida”, sostiene uno degli avvocati, Yassine Bouzrou. In un comunicato stampa, i famigliari della vittima hanno annunciato la presentazione di una denuncia contro il poliziotto. “Non c’è dubbio che avesse intenzione di causare la morte”, hanno sottolineato. Una seconda denuncia riguarderà anche il suo collega, per complicità in omicidio volontario.

     

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    emmanuel macron emmanuel macron

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