Gianni Mura per "la Repubblica"
MARCHISIO PIRLO DE ROSSI BALOTELLI ITALIA CROAZIAAhi: pareggiata la partita che poteva anche perdere, l'Italia pareggia anche quella che doveva vincere, con la Croazia che è assai meno tosta della Spagna, che ha segnato sull'unica vera occasione che ha costruito. Il classico bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno stavolta è mezzo vuoto, perché nel calcio due pareggi non fanno una vittoria ma soprattutto due pareggi evocano antichi profumi, o puzze. Di torta, di biscotto, di accordo, come avvenne nel 2004 in Portogallo, e allora il Trap era sulla nostra panchina. In pasticceria Svezia e Danimarca.
Ora, l'Italia deve fare il suo, cioè battere gli irlandesi. Ma non basta, non ha il destino tra le mani. Deve sperare che sia partita vera tra Croazia e Spagna. Soprattutto che la Spagna si sottragga a una vecchia logica (meglio due feriti che un morto , come ha ricordato Buffon) che porterebbe nuvole nere sul suo blasone. Con la Croazia l'Italia ha più o meno ripetuto la gara con la Spagna, che giustamente aveva portato in alto i cuori e meno giustamente, a risultato acquisito, fatto dimenticare alcune note negative, puntualmente ripresentatesi ieri.
prandelli buffon big ITALIA CROAZIA FUMOGENILa prima, la più evidente e preoccupante, è che l'Italia cala parecchio nell'ultima mezzora. La seconda è che si fatica parecchio a fare un gol, anche quando Balotelli è più ispirato e presente. La terza è che non abbiamo più una difesa extralusso, non l'abbiamo dal 2006 una difesa che sa difendere il gol di vantaggio.
CASSANO ITALIA CROAZIASe un gol non basta, bisognerebbe farne due. Molte opportunità ha avuto l'Italia nel primo tempo, la migliore con Marchisio (due volte ribattuto da Pletikosa). Un gol è arrivato ugualmente, punizione pennellata da Pirlo, ma non è bastato. Prandelli ha confermato gli undici visti con la Spagna. Ha rischiato poco, ha visto Balotelli fare cose buone e altre meno (ritardare il tiro, passare anziché tirare, tirare anziché passare) ma stavolta in partita il ragazzo c'è stato, s'è fatto sentire, ha subìto senza reagire entrate dure, insomma non m'è dispiaciuto.
ESULTANZA DOPO IL GOL ITALIA CROAZIAE non ho capito la sua sostituzione, è uno dei pochi a non avere problemi di fiato. Eppure esce un quarto d'ora prima di Cassano, che aveva da un po' finito la benzina. Prandelli non mi ha convinto molto coi cambi. Uno obbligato (botta in testa a T. Motta). Forse era più utile un combattente (Nocerino) di un calligrafo (Montolivo), forse conveniva riportare De Rossi a centrocampo e inserire un saltatore in difesa, visto che il cross alto era l'unica arma della Croazia. Forse avrebbe fatto comodo il tiro da fuori di Diamanti. Si possono dire tante cose, dopo. Basta che Chiellini sbagli a prendere le misure e la frittata è fatta.
mario balotelli italiaDovrebbe rientrare Barzagli, è già qualcosa. Teniamoci quel po' di buono che s'è visto soprattutto nel primo tempo: Marchisio, Pirlo, un De Rossi un po' troppo abbottonato, la generosità di Giaccherini che poco ha concesso a Serna. Troppo invece ha concesso Maggio, sulla destra. Non sarà allarmante perché tre erano amichevoli, ma sono cinque partite che l'Italia non riesce a vincere e segna col contagocce. Ci sono pareggi che esaltano (con la Spagna) e pareggi che deprimono (con la Croazia). Importante è che non si deprimano Prandelli e la squadra.
L'Irlanda è stata stesa da Torres, l'imputato numero uno dopo quel che s'era mangiato con l'Italia. Che sia di buon auspicio per Balotelli è una speranza piccola. Quella grande, riserviamola all'eventuale allergia della Spagna a torte, biscotti e affini. Prevedo partita vera, e se poi non si batte questa Irlanda è giusto tornare a casa in anticipo.