Daniele Autieri Flaminia Autieri per la Repubblica
scarpellini raggi marra
La generosità di Sergio Scarpellini non era un sentimento esclusivo nei confronti di Raffaele Marra. Come ha rivelato ieri Repubblica, Luciano Ciocchetti, ex-vice presidente della Regione Lazio, grande sponsor del Piano Casa regionale della giunta Polverini, e Gianfranco Zambelli, consigliere Pd membro della commissione urbanistica del Campidoglio dal 2008 al 2013, hanno acquistato una casa dal costruttore romano nello stesso complesso di via Vigolo, in zona Eur, dove lo stesso Scarpellini aveva venduto a Marra un attico a poco più di 700mila euro, con uno sconto rispetto al prezzo di mercato di oltre 400mila euro.
Luciano Ciocchetti
Accertamenti e nuove evidenze emerse dall’analisi del catasto e dell’agenzia delle entrate aggiungono oggi un altro spicchio di verità, forse più inquietante del precedente, perché suggerisce l’esistenza di un “sistema” che – se verificato in fase investigativa – rischia di aggravare la posizione del costruttore «concusso » (come lo hanno difeso i suoi legali).
Lasciamo parlare le carte. Luciano Ciocchetti, balzato negli anni dalla Democrazia Cristiana all’Udc fino a Forza Italia, ha acquistato la sua abitazione il 22 settembre del 2007, una casa di circa 130 metri quadri dotata di un box di 33 metri quadri, firmando l’atto presso lo studio del notaio Claudio Togna. Ai prezzi di allora, lo stabile di lusso dell’Acqua Acetosa viaggia sui 12mila euro al metro quadro, valore che farebbe schizzare l’appartamento del politico oltre il milione di euro. Ma il mercato, quando si tratta di Scarpellini, non conta. E infatti Ciocchetti strappa un ottimo prezzo: 630mila euro, che finanzia in parte stipulando un mutuo ventennale da 400mila euro con il Banco di Napoli che pagherà in rate da 2.762 euro ciascuna.
Zambelli Gianfranco
Nel caso di Zambelli lo scarto rispetto alle quotazioni di mercato sembra ancora più evidente. Il politico acquista una casa nello stesso stabile di Marra e firma il suo contratto – sempre dal notaio Claudio Togna – il 26 ottobre del 2009 (lo stesso anno dell’ex-capo del personale del Campidoglio arrestato pochi giorni fa). Stavolta la metratura sale perché oltre al maxi-appartamento da 218 metri quadri, si aggiunge un lavatoio di 47 metri quadri. Siamo al top di gamma, ampiamente superiore all’attico acquistato da Marra al prezzo di favore emerso nell’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo operativo di Roma.
Restando fedeli alle quotazioni, l’appartamento di Zambelli supera sulla carta i 2,2 milioni di euro. Solo sulla carta però perché il politico se lo aggiudica a 930mila euro. Tutto gira per il verso giusto e anche il mutuo da 500mila euro che Zambelli contrae, accollandosi una rata mensile di circa 3.600 euro, sembra poca cosa rispetto all’affare fatto.
Sergio Scarpellini saluta il Sindaco Marino
I due politici si difendono ma contestano l’accusa di aver pagato un prezzo di favore. E soprattutto contestano la possibilità di un conflitto di interessi con le loro cariche. In realtà, negli anni assumono entrambi ruoli chiave nell’urbanistica, croce e soprattutto delizia di Scarpellini. Sotto la presidenza Polverini, Ciocchetti è il numero due della Regione e assessore all’Urbanistica. Non solo: nel febbraio del 2012, di fronte ai “no” dei comitati di quartiere e del Pd sull’aumento delle cubature alla Romanina a totale vantaggio di Scarpellini (dominus delle concessioni nell’area), Ciocchetti si schiera pubblicamente a favore del cambio in corsa ipotizzando perfino una metro leggera che colleghi l’area al centro.
I PICCIOTTI SCARPELLINI PAOLETTI BACCINI
Zambelli, dopo essersi occupato di urbanistica in Campidoglio, viene eletto in Regione: commissione ambiente e politiche della casa. Dalle verifiche fatte, sia Ciocchetti che Zambelli vivono nelle due case, a differenza di Marra che ha affittato l’appartamento acquistato nel 2009 ad un pilota civile.
