Ivan Zazzaroni per ilcorrieredellosport.it
cristiano ronaldo
Non ha senso che a fine agosto, in mancanza di una proposta anche soltanto abbozzata, la Juve sia ancora alle prese con i dubbi legati al futuro prossimo di Ronaldo. Certo, la dirigenza, cambiata nella stagione della grande crisi - Federico Cherubini ha sostituito Paratici e Maurizio Arrivabene è stato chiamato a riempire il vuoto lasciato tre anni fa da Marotta - si è subito ritrovata a dover affrontare il più spinoso e anomalo dei casi di mercato. La cui gestione, però, non è stata da top club: ha evidenziato angoli di fragilità che in futuro potrebbero produrre effetti poco piacevoli.
cristiano ronaldo e andrea agnelli
La Juve, che dall’uscita di Ronaldo avrebbe tratto (trarrebbe) un enorme vantaggio non tecnico, bensì economico (una novantina di milioni tra ingaggio lordo e ammortamento) aveva fissato una data di agosto (tra il 10 e il 12) entro la quale Jorge Mendes avrebbe dovuto presentare un’offerta accettabile. Saltata senza alcun riscontro quella scadenza, ha continuato a farsi portare a spasso nel campo delle fantasie e dei potenziali interessi reciproci.
A pochi giorni dalla fine del mercato, resta viva la pista City, ma al momento non ci sarebbero le condizioni per il trasferimento. Guardiola ha fatto sapere che Cristiano lo prenderebbe esclusivamente a zero e solo dopo aver ceduto Sterling: l’inglese è ancora a Manchester e la Juve non è disperata al punto da costringersi a rinunciare a 28 milioni.
AGNELLI CRISTIANO RONALDO JUVENTUS BENEVENTO
Nel calcio il denaro aggiusta o cancella qualsiasi ragionamento, ma a questo punto, se dovesse restare, Ronaldo potrebbe avvertire il più fastidioso dei mal di pancia procuratogli tanto dall’atteggiamento del club, che la possibilità di andar via gliel’aveva data, quanto dall’operato dell’agente, che per settimane gli aveva fatto credere di trattare col Psg. Dove – non è un dettaglio di poco conto – è invece finito il rivale di sempre, Leo Messi.
Al campione portoghese la cosa ha fatto venire l’orticaria.
Nei giorni scorsi Allegri ha detto che il Fenomeno gli aveva garantito che sarebbe rimasto. Nel frattempo Mendes, che ieri s’è presentato a Torino, ha continuato ugualmente a parlare col City, ipotizzando addirittura di vendere bene Cancelo al Bayern per favorire l’ingresso di Cristiano. Anche il Tottenham - esempio calzante - ha affrontato un problema analogo con Kane, che di anni ne ha 28, non 36 e mezzo, e che il City era disposto a pagare fino a 175 milioni.
agnelli ronaldo
Ma dal primo minuto ha fatto sapere al mondo che l’attaccante non era sul mercato. Il tifoso juventino è passato dalla fase giocosa, agostana - Ronaldo sí, Ronaldo no, sotto l’ombrellone - allo sbalordimento che, a onor del vero, ha coinvolto anche Lapo, l’ultrà di Famiglia, giustamente irritatosi per un fotomontaggio qatariano che sapeva di dileggio.
CR7 MENDES
CR7
DA liberoquotidiano.it
Il Manchester City vuole Cristiano Ronaldo e CR7 vuole il City. Si fa sul serio e il calciomercato della Juventus si complica: i bianconeri non sono contrari alla cessione del "pesante" portoghese, 36 anni con contratto troppo oneroso per le casse della Signora (siamo all'ultimo anno di contratto). Ma il problema è come sostituire tecnicamente in modo degno quello che doveva essere l'uomo della "ossessione Champions".
CR7 MENDES
Il mister Massimiliano Allegri non si oppone alla cessione, l'agente di Ronaldo, il potentissimo Jorge Mendes, è già all'opera. E dall'Inghilterra gira una voce: il City per sbloccare l'impasse potrebbe mettere sul piatto il brasiliano Gabriel Jesus, attaccante 24enne dal talento sconfinato ma non ancora sbocciato completamente. Una mezza scommessa, certo di altissimo livello e suggestiva, che troverebbe il gradimento di Allegri.
Come ricorda Repubblica, il City accelera perché spiazzato dall'annuncio di Harry Kane: il centravanti inglese resterà al Tottenham. Ecco la virata su Ronaldo. Per cederlo evitando una sanguinosa minusvalenza la Juve chiede 28 milioni di euro. Una enormità per un giocatore in scadenza e perdipiù, verosimilmente, all'ultimo contratto della sua straordinaria carriera.
La carta Jesus, oltre che tecnico, ha un risvolto finanziario: la Juve beneficerebbe del Decreto crescita che consente di pagare meno tasse su lavoratori provenienti dall'estero. "Una cosa però è certa - conclude sibillina Repubblica -: a oggi, nessuno ha bussato in casa Juve. Né da Parigi, né da Manchester: nemmeno una mail esplorativa".
ivan zazzaroni foto di bacco juventus udinese 2