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Jose Mourinho è stato chiamato a commentare la partita dell’Argentina, terminata sul punteggio di 1-1 contro una coriacea Islanda: “La parola che mi viene in mente per descrivere la partita dell’Islanda è compattezza. Sono stati compatti per tutta la partita, alla fine con nove uomini in area. Ma mai un giocatore uno contro uno contro Messi o gli altri talenti dell’Argentina.
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E nessuno può fare all’Islanda una colpa di questo atteggiamento, hanno avuto grande spirito, grande impegno, grande forza. Si vede che fin da bambini mangiano carne a colazione, sono tutti fortissimi. Hanno avuto un’occasione da gol e hanno segnato. Io o Caballero in porta sarebbe stata la stessa identica cosa perché avrei parato esattamente come lui . Ovviamente l’Argentina ha avuto il possesso palla ma Messi è stato costretto a giocare sempre fuori dall’area, a tentare ogni volta un dribbling in più”.
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Non è chiaro fino in fondo se lo Special One abbia voluto criticare il portiere dell’Argentina o difenderlo, sostenendo che neanche lui avrebbe saputo fare di meglio. Restano comunque i complimenti all’Islanda per una partita eroica giocata davanti ad una delle favorite del Mondiale.
MARADONA CHIEDE SCUSA
DIEGO ARMANDO MARADONA
Quando Diego Armando Maradona è in tribuna, diventa un'attrazione parallela alla partita. Il suo modo intenso di vivere il match è uno spettacolo che le telecamere vanno a cercare costantemente. Il Pibe de Oro oggi si è presentato a Mosca per l'esordio dell'Argentina e ha sofferto per la gara apatica degli uomini di Sampaoli contro l'Islanda. In uno stadio dove campeggiavano ovunque i divieti di fumo, Maradona ha pensato bene di non mollare un secondo il suo sigaro.
Un'infrazione che non poteva passare inosservata: sono state molte le proteste e Diego è stato costretto a chiedere scusa sui social. «Oggi è stata una giornata negativa per gli argentini, c'era tanta tensione per il debutto. Ognuno ha il suo modo di essere e sentire le cose. Onestamente non sapevo che non si poteva fumare nello stadio, mi scuso con le persone e l'organizzazione».
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