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    “SONO QUI PERCHÉ DONALD TRUMP MI HA VIOLENTATA” – LA GIORNALISTA E. JEAN CARROLL TESTIMONIA IN TRIBUNALE CONTRO L’EX PRESIDENTE, NEL PROCESSO CIVILE CHE LO VEDE ACCUSATO DI DIFFAMAZIONE E STUPRO PER FATTI DI TRENT’ANNI FA: “HA MENTITO E HA DISTRUTTO LA MIA REPUTAZIONE” – IL RACCONTO DELLA PRESUNTA VIOLENZA NEL CAMERINO DI UN NEGOZIO: “SI È CHINATO VERSO IL BASSO, MI HA TIRATO GIÙ LE CALZE E…” – IL TYCOON RISCHIA SOLO UNA SANZIONE IN DENARO, MA UNA CONDANNA SAREBBE L’ENNESIMA BORDATA ALLA SUA CANDIDATURA - VIDEO


     
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    Estratto da www.rainews.it

     

    donald trump donald trump

    "Sono qui perché Donald Trump mi ha violentata e, quando ne ho scritto (in un libro, ndr), ha detto che non era vero, che non era mai successo. Ha mentito e distrutto la mia reputazione. Sono qui per cercare di riprendermi la mia vita".

     

    Con queste parole, pronunciate di fronte alla giuria, la scrittrice e giornalista Jean Carroll ha puntato il dito contro l’ex presidente degli Stati Uniti nel processo civile che lo vede accusato di diffamazione e stupro.

     

    e jean carroll e jean carroll

    Trump, prima ancora della deposizione della donna, ha respinto le accuse tramite la sua piattaforma social “The Truth”: l’aver definito quella di Carroll “una truffa inventata” e una “caccia alle streghe” ha spinto il giudice Lewis Kaplan ad avvertire il miliardario di aver superato il limite. Rispondere pubblicamente a delle accuse prima ancora che queste venissero formulate all’interno dell’aula del tribunale rappresenta, infatti, un tentativo di influenzare la giuria. Kaplan ha definito il post di Trump "del tutto inappropriato" e ha avvertito che potrebbe aggravare la sua posizione.

     

    La giornalista, oggi 79enne, ha ripercorso quel giorno di quasi trenta anni fa, periodo in cui era redattrice di grido ad Elle e in cui conobbe il tycoon in uno dei tanti party organizzati dall’allora moglie Ivana. “Mi disse, 'Ho bisogno di comprare un regalo, vieni ad aiutarmi,'" ha raccontato Jean Carroll dal banco dei testimoni.

     

    e jean carroll e il marito john johnson con ivana e donald trump e jean carroll e il marito john johnson con ivana e donald trump

    Dopo essere entrati nel grande magazzino Bergdorf Goodman e avergli proposto di comprare una borsa e un capello per donna, i due si sono diretti verso il reparto lingerie del negozio. Carroll era stata “felice” fino a quando Trump non ha agguantato un body grigio- blu dall’espositore ordinandole di provarlo. "Non avevo intenzione di metterlo”. A quel punto l’uomo le avrebbe suggerito di farlo assieme, facendo cenno verso lo spogliatoio senza essere preso sul serio, però, dalla donna: “Donald Trump era molto scherzoso, leggero”, ha detto. "Stavo flirtando tutto il tempo, probabilmente."

     

    e jean carroll 1995 e jean carroll 1995

    Ma il gioco è finito appena entrati nello spogliatoio: “Ha immediatamente chiuso la porta e mi ha spinto contro il muro. Mi ha spinto così forte che la mia testa ha sbattuto. Ero estremamente confusa", ha raccontato alla giuria. "Lo ho allontanato e lui mi ha spinto di nuovo contro il muro, facendomi sbattere di nuovo la testa." A quel punto, il buio. "Si è chinato verso il basso e mi ha tirato giù le calze con forza. Continuavo a spingerlo indietro. Era abbastanza chiaro che non volevo che succedesse nient'altro”.

     

    Il racconto della giornalista continua descrivendo come scioccanti i tentativi dell’ex presidente di baciarla. “Pensavo solo a uscire viva da quella stanza”. A quel punto, la violenza sessuale da cui è riuscita a fuggire solo dopo aver colpito l’uomo con una ginocchiata.

     

    e jean carroll in tribunale e jean carroll in tribunale

    La giornalista ha ammesso che entrare nello spogliatoio con Trump è stato un gesto molto stupido e di cui si pentirà per sempre. “Da quel momento non sono più stata in grado di avere relazione”, ha detto tra le lacrime. Successivamente Carroll di sé ha detto: “Ho continuato a presentarmi come una donna forte e invincibile” ma nel privato “la vera Jean non era certo una cheerleader”, anche se nel libro scritto dopo il presunto stupro aveva inizialmente detto di non aver avuto problemi di ansia dopo l’accaduto.

     

    A cuore aperto, la donna ha anche ammesso della contraddizione presentata al pubblico per anni tra la giornalista che consigliava ai lettori vittime di violenze di denunciare e farsi aiutare da una terapia, rispetto a come ha gestito lei in prima persona l’abuso. Un abuso che l’ha spinta, dal banco dei testimoni, a definire Trump come il “male”, un “presidente orribile” ma respingendo le accuse di chi vede nelle sue parole il tentativo di screditarlo politicamente: “Sto regolando conti personali, non politici”.

     

    […] Come ricordato da diversi media, se giudicato colpevole, il miliardario rischia soltanto una sanzione in denaro ma è evidente che una condanna rappresenterebbe un'altra, ennesima, ombra sulla sua nuova corsa alla Casa Bianca. .[…]

    la testimonianza di e jean carroll la testimonianza di e jean carroll jean carroll e anderson cooper 1 jean carroll e anderson cooper 1 donald trump contro e jean carroll donald trump contro e jean carroll e jean carroll e jean carroll jean carroll 3 jean carroll 3 donald trump donald trump jean carroll 2 jean carroll 2 jean carroll jean carroll jena carroll 2 jena carroll 2 e jean carroll e jean carroll

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