julian assange
La giustizia britannica ha negato il ricorso alla Corte Suprema per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, contro il via libera all'estradizione negli Usa dato nei mesi scorsi in appello. Una decisione che spalanca la strada alla consegna oltre oceano di Assange, che rischia una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere documenti riservati contenenti anche informazioni su crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan.
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Il giornalista australiano aveva avuto il permesso dagli stessi giudici di appello di fare istanza di ricorso alla Corte Suprema, così come previsto dall'iter procedurale britannico. La Corte, però, ieri ha rifiutato di riesaminare il caso ritenendo insussistenti in punto di diritto le questioni sollevate dagli avvocati per chiedere un ulteriore verdetto.
JULIAN ASSANGE
La consegna di Assange, secondo la stessa WikiLeaks, potrà avvenire a questo punto anche se i legali dovessero tentare di rivolgersi alla giustizia internazionale, avendo il Regno Unito completato la propria procedura giudiziaria. Il dossier torna ora sul tavolo del ministro dell'Interno, per il nulla osta definitivo all'estradizione, che viene considerato scontato e che dovrebbe arrivare entro poche settimane.
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