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    IL “PROCESSO BREVE” FORMATO ISIS - UN TRIBUNALE DEL CALIFFATO A RAQQA FA “GIUSTIZIA” A MODO SUO: A UN LADRO, CON LA SCIMITARRA, E’ STATA MOZZATA LA MANO E UN ALTRO UOMO E’ STATO DECAPITATO DAVANTI A DECINE DI SPETTATORI


     
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    ISIS - UN UOMO VIENE DECAPITATO DAVANTI ALLA FOLLA ISIS - UN UOMO VIENE DECAPITATO DAVANTI ALLA FOLLA

    Da http://www.blitzquotidiano.it

     

    Foto agghiaccianti, se non sono una sceneggiata, che mostrano l’esecuzione di un prigioniero avvenuta a Raqqa, capitale del califfato Isis in Siria. La scena si è svolta davanti a decine di spettatori, bambini inclusi.

     

    La vittima, seduta su una sedia, è tenuta piegata in avanti da un terrorista che indossa una balaclava che gli nasconde il volto, mentre un altro terrorista mascherato incombe su di lui con una scimitarra alzata sul suo collo.

    ISIS - A UNA LADRO VIENE MOZZATA LA MANO ISIS - A UNA LADRO VIENE MOZZATA LA MANO

     

    Non si sa perché sia stata eseguita la condanna a morte. Spesso però i jihadisti condannano a morte per crimini come spionaggio o blasfemia, dopo processi tenuti da corti islamiche degne dei linciaggi del West. In altre foto, un ladro è sottoposto alla pena prevista dalla legge islamica Sharia: la mano gli viene tagliata con un attrezzo da macellaio.

     

    ISIS - A UNA LADRO VIENE MOZZATA LA MANO ISIS - A UNA LADRO VIENE MOZZATA LA MANO

    Non è la prima volta che i jihadisti dell’Isis documentano il loro modo di fare giustizia, come spiega il Daily Mail. Spesso le persone condannate e giustiziate, o amputate, dal tribunale popolare dei miliziani sono completamente drogate. Due anni fa un prigioniero era apparso fin troppo calmo durante e subito dopo l’amputazione di un arto nella città di Mosul, in Iraq, una calma dovuta al fatto che era imbottito di droghe.

     

    ISIS - A UNA LADRO VIENE MOZZATA LA MANO ISIS - A UNA LADRO VIENE MOZZATA LA MANO

    La giustizia per i miliziani dell’Isis non prevede dunque un equo processo, ma una corte dello Stato Islamico decide la sorte del prigioniero e poi la condanna, a volte brutale, viene eseguita davanti ad un pubblico costituito da abitanti del villaggio, tra cui si trovano spesso anche bambini.

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