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    SIETE I MEJO! E ORA VI LICENZIO - LA GRANDE PARATA MILITARE CINESE INIZIA CON XI JINPING CHE ANNUNCIA IL TAGLIO DI 300MILA SOLDATI - MISSILI, DRONI, MACACHI, PER RICORDARE LA FORZA DEL DRAGONE E LA STRONZAGGINE DEI GIAPPONESI - L'84% DELLE ARMI NON ERA MAI STATO VISTO PRIMA IN PUBBLICO - IL FINALE CON 2.500 COLOMBE DI PACE. POI CUCINATE ALLA PECHINESE?


     
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    Guido Santevecchi per il ''Corriere della Sera''

     

    xi jinping con park geun hye putin jiang zemin e hu jintao xi jinping con park geun hye putin jiang zemin e hu jintao

    È cominciata con la promessa del leader cinese Xi Jinping di tagliare l’Esercito popolare di liberazione di 300 mila soldati, la grande parata di Pechino per i 70 anni della vittoria sul Giappone nella Seconda guerra mondiale. Parlando in Piazza Tienanmen, Xi ha assicurato che la Cina «non cercherà mai egemonia o espansione; la Cina non infliggerà mai a nessun’altra nazione la sofferenza che ha patito in passato». Dopo questo riferimento all’aggressione giapponese che ancora a molti decenni di distanza guasta i rapporti tra Pechino e Tokyo, è scattata l’esibizione di forza.

     

    UN LEADER ANCHE MILITARE

    veicoli lanciamissili sfilano a piazza tienanmen veicoli lanciamissili sfilano a piazza tienanmen

    Un leader anche militare Xi Jinping, oltre che segretario generale del Partito comunista e capo dello Stato, è anche presidente della Commissione centrale militare che controlla i 2,3 milioni di soldati dell’Esercito popolare di liberazione. Passando in rassegna i 12 mila militari allineati sul vialone Chang’an, dalla sua auto di marca “Bandiera Rossa” scoperta, Xi ha gridato più volte: «Soldati, avete fatto un buon lavoro!».

     

    truppe cinesi sfilano a piazza tienanmen truppe cinesi sfilano a piazza tienanmen

    La risposta in un boato: «Comandante, serviamo il popolo!». Sul volto di Xi una sorta di serenità che esprime la sicurezza che gli onori riservatigli dalle truppe gli siano dovuti, come a un nuovo imperatore o a un secondo Mao. E ieri Xi indossava la giacca alla Mao.

     

    70 COLPI DI CANNONE

    Dalla Città Proibita sono risuonati 70 colpi di cannone, uno per ogni anno dalla fine della guerra, nel 1945. Cinque minuti di boati cupi che alla folla hanno fatto immaginare l’angoscia di un cannoneggiamento prolungato. Poi sono sfrecciati nel cielo sopra Pechino, eccezionalmente blu grazie alla chiusura di migliaia di fabbriche che ha abbattuto l’inquinamento, sono sfrecciati i primi di 200 aerei da combattimento mobilitati per la parata. E finalmente è arrivata l’ora dei veterani: uomini e donne che hanno superato gli 80 e anche i 90 anni e sono passati su camion scoperti, applauditi con affetto dalla gente.

    soldati cinesi sfilano su piazza tienanmen soldati cinesi sfilano su piazza tienanmen

     

    ARMI MADE IN CHINA

    I 12 mila soldati hanno marciato con passi sincronizzati alla perfezione in mesi di addestramento: li abbiamo visti continuare le ultime prove poco dopo l’alba in Piazza Tienanmen. Marziali, irreprensibili, sembravano quasi un corpo solo, quasi usciti da un videogioco. Sono scorsi via veloci, seguiti dai mezzi: carri armati, che visti a Tienanmen riportano sempre ai giorni del massacro che schiacciò la speranza di libertà degli studenti nel 1989.

    soldati cinesi marciano alla parata di piazza tienanmen soldati cinesi marciano alla parata di piazza tienanmen

     

    Ed è per questa memoria di Tienanmen che quasi tutti i capi di Stato e di governo dell’Occidente hanno declinato l’invito (per l’Italia era presente il ministro degli Esteri Gentiloni, in missione pragmatica). Trasportati su enormi camion sono arrivati i missili, alcuni progettati per avere la capacità di colpire a duemila km di distanza le portaerei americane. I droni, dai più piccoli a quelli che hanno quasi le dimensioni di un aereo normale.

     

    soldati cinesi marciano a piazza tienanmen per la parata del 3 settembre soldati cinesi marciano a piazza tienanmen per la parata del 3 settembre

    E di nuovo in cielo squadriglie di aerei, compresi nove bombardieri strategici che possono trasportare ordigni nucleari. Il comando cinese dice che l’84% delle armi non era mai stato visto prima in pubblico: quindi, anche una passerella di produzione bellica made in China.

     

    APOCALYPSE NOW E COLOMBE

    Gli ultimi a passare sono 70 elicotteri in formazione compatta: l’effetto ricorda la scena famosa di Apocalypse Now. Ma un attimo dopo il finale è per un volo di 2.500 colombe di pace e migliaia di palloncini colorati.

    elicotteri militari cinesi in formazione sopra piazza tienanmen elicotteri militari cinesi in formazione sopra piazza tienanmen

     

    PROMESSE E MINACCE

    Xi Jinping dunque promette di ridurre di 300 mila unità l’organico delle forze armate, che ora contano su 2,3 milioni di uomini e donne. Circa un 13 per cento di militari in meno, ma contemporaneamente Pechino continua ad aumentare la spesa per la difesa: in media un 10 per cento in più all’anno. Significa che serve meno manovalanza e maggiore tecnologia. E anche sulla tribuna d’onore, Xi aveva a un lato il russo Putin, isolato dall’Occidente, ma dall’altro la presidentessa sudcoreana Park, con la quale sta stringendo una nuova relazione pacifica. Una parata con caratteristiche cinesi.

    elicotteri esercito cinese volano in formazione alla parata del 3 settembre elicotteri esercito cinese volano in formazione alla parata del 3 settembre il presidente cinese xi jinping alla parata il presidente cinese xi jinping alla parata veterani esercito cinese alla parata veterani esercito cinese alla parata drone pterodactyl cinese drone pterodactyl cinese coro esercito cinese parata di piazza tienanmen coro esercito cinese parata di piazza tienanmen

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