Guardia di finanza
Le Fiamme Gialle hanno fatto visita, nei giorni scorsi, alla sede milanese di Facebook per acquisire carte e convoca come testimoni di alcuni dipendenti che si occupano dei contatti con i clienti, per la vendita della pubblicità.
LOGO FACEBOOK IN MEZZO AI DOLLARI
Sono questi i nuovi sviluppi dell'inchiesta, ancora a carico di ignoti, dei pm di Milano Adriano Scudieri e Isidoro Palma in cui si contesta alla società fondata da Mark Zuckerberg di aver creato "una stabile organizzazione" con lo scopo di aggirare il fisco in Italia in relazione ad introiti pubblicitari pagati da clienti italiani e contabilizzati invece in Irlanda, dove il trattamento fiscale è più favorevole.
mark zuckerberg 3
Per accertare il meccanismo ipotizzato - uguale a quello ricostruito per Google, il colosso americano che ha già versato 306 milioni all'Agenzia delle Entrate e i cui dipendenti indagati dovrebbero chiedere di patteggiare - nelle scorse settimane (ma si è saputo solo oggi) la Guardia di Finanza ha fatto visita alla sede di Milano del social network con un ordine di esibizione e ha convocato, per ascoltarli, alcuni tecnici che lavorano nel settore della raccolta della pubblicità.