Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera e Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
PATRICK SANDERS
Cittadini britannici, preparatevi a combattere, perché potrebbe essercene bisogno. Sono un brivido lungo la schiena le parole del capo dell’esercito di Sua Maestà, il generale Sir Patrick Sanders: «Il Regno Unito deve reclutare e addestrare un esercito di cittadini pronti alla battaglia» in caso di guerra di terra tra Nato e Russia. Perché altri Paesi dell’Est e del Nord Europa stanno «già ponendo le basi per una mobilitazione nazionale: servirebbe anche da noi, e che coinvolga tutto il Paese».
Parole impensabili fino a due anni fa, quelle del Chief of the General Staff . Ma che oggi riflettono il mondo sempre più instabile in cui viviamo. Come ha annunciato la settimana scorsa il ministro della Difesa britannico Grant Shapps, «bisogna rendersi conto che stiamo passando da un mondo post bellico a uno pre-guerra». Per questo, Shapps aveva annunciato l’invio di 20mila soldati britannici per le più grandi esercitazioni Nato dopo la fine della Guerra Fredda, oltre a confermare la soglia minima del 2,5% del Pil nella Difesa.
JENS STOLTENBERG BORIS PISTORIUS
Ma ieri il generale Sanders è andato oltre, in un discorso alla conferenza “International Armoured Vehicles” a Londra. Per lui, donne e uomini civili del Regno devono essere pronti ad essere chiamati a combattere per la Nato, qualora la Russia attaccasse l’Alleanza Atlantica. Perché «l’aeronautica non basta. Dobbiamo essere credibili anche riguardo alla nostra forza via terra. Nei prossimi tre anni, dobbiamo arrivare a un esercito britannico di almeno 120mila unità. E comunque non basta».
[…] Boris Pistorius ha già rotto una serie di tabù, per essere un ministro della Difesa della Germania, il Paese che ha scelto, dopo l’esperienza del nazismo, di restare un nano militare. E l’ultimo, in ordine, è quello di reintrodurre la leva obbligatoria. Se ne discuterà ad aprile.
vladimir putin paesi baltici
Del resto, poco dopo l’aggressione russa in Ucraina il cancelliere Olaf Scholz aveva già annunciato una Zeitenwende, una svolta epocale nella difesa tedesca, e 100 miliardi per rimettere in sesto la Bundeswehr, l’esercito tedesco. Si fatica, a distanza di due anni, a vedere risultati concreti. E la promessa del 2% di Pil di spesa militare tra pochi anni tornerà a scendere all’1,4%, secondo i bilanci preventivi. Ma intanto il socialdemocratico Pistorius ha aggiunto, in un’intervista al Tagesspiegel, che Berlino potrebbe persino reclutare anche gli stranieri: «Non saremmo il primo esercito in Europa a farlo».
CORRIDOIO DI SUWALKI
Pistorius ha anche superato un altro tabù […]. Ha dichiarato mesi fa che la Germania deve diventare kriegstuechtig: non solo pronta, ma persino “abile” nel condurre le guerre. E in questi giorni dal suo ministero sono usciti rapporti che fanno venire la pelle d’oca, che prefigurano uno scenario agghiacciante. Putin potrebbe attaccare un Paese della Nato nell’immediato futuro: secondo Pistorius «entro cinque o otto anni».
Nel mirino del Cremlino […] ci sarebbero in particolare i Paesi Baltici e il corridoio di Suwalki. Pistorius, al momento il politico più popolare della Germania, non fa mistero di voler “scuotere” la società tedesca. E il motivo è semplice: «Dobbiamo imparare a convivere con il pericolo».
PATRICK SANDERS BORIS PISTORIUS lloyd austin con il ministro della difesa boris pistorius a ramstein olaf scholz boris pistorius BORIS PISTORIUS CONSEGNA A OLEKSII REKNIKOV UN MODELLINO DI CARRO ARMATO LEOPARD Il generale Patrick Sanders 2