ARIANNA FONTANA
Dev’essere un bell’ambientino la federazione sport invernali. Bisogna dire che anche osservatori esterni come noi, hanno sempre nutrito dubbi. Per quel che riguarda lo sci alpino, hanno avuto a disposizione un patrimonio di talenti difficilmente ripetibile: Goggia, Brignone, Bassino ma anche Curtone e altre. Eppure basta guardare che ne è oggi di Marta Bassino un talento prezioso ridotto a sciatrice che ha smarrito la bussola.
Federica Brignone si è allontanata dalla federazione per allenarsi col fratello di Davide e i risultati le stanno dando ragione. Resta Sofia Goggia che vince a prescindere ma che – è la nostra impressione – se fosse seguita in maniera diversa, con uno staff professionistico (perché è così che si gestiscono le fuoriclasse), avrebbe potuto vincere molto di più. Ne accennò persino Mattarella.
Tutti si lamentano della Federazione. Quelli che perdono e quelli che vincono. Le accuse di Arianna Fontana – incredibilmente ignorate dai media che ora si stanno arrendendo alla realtà – lambiscono il codice penale, addirittura ha detto che atleti maschi la facevano cadere di proposito. È dovuta fuggire in Ungheria per allenarsi e per farlo insieme col marito. Anche nel suo caso, come in quello della Brignone, i risultati dicono che ha fatto bene.
ARIANNA FONTANA
Repubblica scrive:
Federica Brignone ha ribadito la bontà della sua separazione (parziale) dalla Nazionale per farsi seguire dal fratello Davide che, nel mormorio generale, di fatto è il suo coach da 5 anni. L’anno scorso, in crisi tecnica e personale, Federica lo ha preteso: o con lui o smetto. Sua madre Ninna Quario ha parlato a Repubblica di «energie negative da cui doveva allontanarsi».
La Gazzetta ignora il tema. La Stampa riporta una bella dichiarazione democristiana del presidente della Federghiaccio Andrea Gios:
FEDERICA BRIGNONE 2
«Non intendiamo commentare le critiche di Arianna. Siamo felicissimi del risultato, da una campionessa straordinaria di quel livello accettiamo ogni critica. Chiariremo tutto senza polemizzare».
Su La Stampa però troviamo un colonnino sulla debacle dello sci alpino maschile di velocità che ha chiuso con zero medaglie proprio come quattro anni fa. Senza dimenticare le accuse di Marsaglia.
Anche Federico Pellegrino medaglia d’argento nello sprint di fondo, si è allontanato dalla Nazionale per allenarsi con un altro allenatore come scrive Il Giornale:
federico pellegrino
per costruire lo splendido argento di ieri nello sprint ha dovuto aggregarsi a un team russo allenato dal tedesco Markus Kramer, dopo la delusione del ritiro dei fondisti azzurri dal Mondiale dello scorso anno, deciso dalla federazione per un caso di Covid tra i cuochi. Il valdostano e il compagno De Fabiani la ritennero una scelta precipitosa che vanificava tutta la loro stagione e, dopo le dimissioni del ct Selle, la decisione di proseguire in autonomia è stata inevitabile.
Sempre sul Giornale ci pensa Ninna Quario (mamma Brignone) a togliersi qualche altro sassolino dalle scarpe e lo fa partendo proprio da Pellegrino:
«Ho avuto la fortuna e l’intelligenza di scegliere bene le mani nelle quali mettermi per dimostrare il mio valore». E le medaglie per la Fisi diventano due, arrivano da due «Fede» valdostani con la testa dura che ancora una volta non hanno fallito nel momento che conta.
GIOS