Estratto dell'articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
jens stoltenberg
È possibile sostituire il segretario generale della Nato mentre è in corso nel cuore dell'Europa uno dei conflitti più drammatici degli ultimi decenni? La domanda da qualche giorno circola nella sede dell'Alleanza a Bruxelles.
Solo uno scambio informale di opinioni. Ma è evidente che sul tavolo dei trenta governi che compongono l'Alleanza la questione è posta. Anche perché i primi a chiedere se sia questo il momento giusto per un cambio della guardia sono gli Usa.
jens stoltenberg della nato
Nel summit della prossima settimana, quello con tutti i capi di Stato e di governo a partire dallo statunitense Biden, ci sarà quindi anche l'ipotesi di concedere una proroga al mandato dell'attuale segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Con ogni probabilità l'argomento sarà discusso senza i crismi dell'ufficialità perché l'ordine del giorno presenta un unico punto: come arginare la violenza di Mosca. Si sta verificando se è concretamente possibile estendere il mandato del rappresentante norvegese e fino a quando.
mario draghi jens stoltenberg
Il discorso ruota sul programma stabilito fino a qualche settimana fa: indicare il nuovo segretario generale in occasione del Consiglio Atlantico del prossimo giugno a Madrid. Per farlo entrare formalmente in carica a settembre.
L'idea di procedere in un momento tanto delicato ad una transizione lunga almeno tre mesi e all'insediamento di un "Commander in chief" che inevitabilmente dovrà prendere confidenza con il ruolo, sta però provocando più di una preoccupazione.
volodymyr zelensky e jens stoltenberg 6
L'ipotesi, allora, su cui molti - in primo luogo Washington - stanno lavorando è quella di prorogare il mandato di Stoltenberg (già in prorogatio dal 2019) almeno fino a dicembre.
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