Da corriere.it
JENS STOLTENBERG
La guerra in Ucraina potrebbe durare «per anni», ha avvertito il segretario generale della Nato in un’intervista pubblicata domenica dal quotidiano tedesco Bild, esortando i paesi occidentali a registrare nel tempo il loro sostegno a Kiev.
«Dobbiamo essere preparati affinché questo duri per anni», ha affermato Jens Stoltenberg, «non dobbiamo indebolire il sostegno all’Ucraina, anche se i costi sono elevati, non solo in termini di supporto militare ma anche a causa dell’aumento di energia e cibo prezzi».
Ore 00:23 - Il governatore del Lugansk: «Ci prepariamo al peggio»
Il governatore della regione dell’Ucraina orientale Lugansk, Serguii Gaidai, afferma che «Bisogna prepararci al peggio». Nominato dal presidente Volodymyr Zelensky, il 46enne indossa un giubbotto antiproiettile, imbottito di munizioni e attrezzature di primo soccorso, in auto ha un fucile semiautomatico, Così racconta la situazione nell’area: «A Severodonetsk le forze russe e ucraine si scontrano per le strade, mentre a Lyssychansk il fuoco dell’artiglieria russa è permanente».
IOANNIS - DRAGHI - ZELENSKY - MACRON - SCHOLZ
A Lysytchansk ci sono segni di preparativi per i combattimenti di strada: i soldati stanno scavando buche e montando filo spinato, e la polizia sta piazzando veicoli bruciati attraverso le strade per rallentare il traffico. La vita è molto dura per il 10% dei residenti di Lyssytchansk rimasti in città nelle cantine, senza rete telefonica, acqua corrente o elettricità. «Cerchiamo di convincerli ad andarsene», ma «alcuni rifiutano categoricamente».
E solo una «piccola percentuale» spera che Mosca trasformi la regione in un «mondo russo». Il governatore Gaidai comunica quotidianamente sullo stato del conflitto, in particolare sui social network come Telegram o Facebook. «Dobbiamo parlare, per contrastare la propaganda russa, ma anche perché la gente della regione capisca che non li abbiamo abbandonati, che io sono lì con loro», sottolinea.
JENS STOLTENBERG
Ore 00:01 - Yermak, capo dell’ufficio di Zelensky: «Online sito su crimini di guerra russi»
«È online il sito che raccogliere informazioni sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo in Ucraina». Ad annunciarlo, ieri su Telegram, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che assicura: «L’Ucraina farà di tutto per trovare e punire tutti». La piattaforma si chiama Il libro dei carnefici del popolo ucraino e raccoglie le foto dei crimini e i profili dei militari russi, i loro ruoli e i dettagli di quello che hanno compiuto in Ucraina.
joe biden e olaf scholz con stoltenberg, von der leyen e trudeau
La piattaforma offre inoltre la possibilità, a chi è stato testimone di un crimine, di fornire informazioni e prove. «Secondo il procuratore generale dell’Ucraina, in Ucraina sono attualmente oggetto di indagine oltre 1.700 casi di crimini di guerra russi. Sono stati segnalati numerosi casi di distruzione di case, uccisioni di civili e saccheggi da parte dell’esercito russo nel territorio ucraino occupato», si legge nel sito. «Le indagini sono appena iniziate e proseguiranno fino al ritrovamento dell’ultimo carnefice».
Ore 00:00 - Zelensky in visita a Mykolaiv
ZELENSKY E MACRON
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato ieri per la prima volta Mykolaiv, città nel sud del Paese che è considerata strategica per l’avanzata russa verso Odessa, e che è in questi giorni bersaglio di numerosi attacchi. Lo ha comunicato il suo staff, diffondendo per ora pochi dettagli della visita — una delle rare occasioni dall’inizio della guera in cui il presidente ha lasciato Kiev. Zelensky, così il suo staff, «ha visitato il palazzo della Regione, distrutto da un missile russo».
È stato pubblicato un video di Zelensky mentre osserva un edificio gravemente danneggiato e l’incontro poi con i funzionari locali. Mykolaiv, città portuale di quasi mezzo milione di abitanti prima della guerra, è ancora sotto il controllo ucraino, ma è vicina alla regione di Kherson, già occupata dai russi. Un utile avamposto prima dell’attacco a Odessa.
jens stoltenberg LA STRETTA DI MANO TRA DRAGHI E ZELENSKY ZELENSKY - DRAGHI - SCHOLZ - MACRON