LEADER DI HEZBOLLAH NASRALLAH FARÀ UN DISCORSO TV VENERDÌ
HASSAN NASRALLAH
(ANSA) - Il leader di Hezbollah, Sayyed Hasan Nasrallah, terrà un discorso alla tv venerdì 3 novembre, durante una cerimonia di commemorazione "in onore dei martiri caduti in difesa di Gaza". Lo ha annunciato la tv libanese controllata dal movimento sciita Al Manar, aggiungendo che il discorso è previsto alle 15 ora di Beirut. Si tratterebbe del primo intervento pubblico del leader del Partito di Dio dopo l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, che ha provocato un'escalation militare anche tra lo Stato ebraico e le milizie libanesi filo-iraniane.
ARMI, WELFARE E FONDI: COSÌ HEZBOLLAH DOMINA IL LIBANO E MINACCIA ISRAELE
Estratto dell’articolo di Ugo Tramballi per “il Sole 24 Ore”
HEZBOLLAH
Hezbollah la chiama “Associazione del Credito Benevolo”, Al-Qard al-Hassan. È con questo efficiente sistema bancario parallelo, insieme al suo impressionante arsenale militare, che il movimento sciita libanese ha in pugno il Libano e minaccia Israele. Molti esperti della regione chiamano Hezbollah “il grande fratello di Hamas”, il movimento islamico palestinese che controlla Gaza e ha una crescente influenza nella Cisgiordania occupata da Israele.
HEZBOLLAH
Sul piano militare e politico mediorientale la sopravvivenza di Hamas dipende da Hezbollah tanto quanto la ragion d’essere di Hezbollah è rappresentare gli interessi dell’Iran. […] Gli uomini in servizio permanente della sua milizia sono circa 50mila. Diventano più di 100mila in caso di guerra. Molti sono combattenti esperti: hanno operato in Siria, salvando il regime di Bashar Assad; in Iraq con le milizie sciite locali; nella guerra civile dello Yemen, accanto agli Houthi. L’arsenale di Hezbollah ha fra 100 e 150mila missili di ogni gittata: migliaia a breve (40 chilometri) e medio raggio (75); più alcune centinaia più potenti, fra i 200 e i 700 chilometri, capaci di raggiungere ogni angolo di Israele.
SALEH AL AROURI, ZIAD AL NAKHALAH E HASSAN NASRALLAH - VERTICE TRA HAMAS, JIHAD ISLAMICO E HEZBOLLAH
Il grande vantaggio strategico dello stato ebraico nella regione è la superiorità aerea. Ma Hezbollah è dotata di razzi antiaerei potatili SA7 e SA14. Recentemente avrebbe acquisito dalla Russia alcune batterie del sistema antiaereo S-400. Tutto questo è il cuore della politica di difesa ed estera del movimento: Hezbollah non percepisce se stesso solo come un partito libanese, ma come un protagonista della geopolitica mediorientale.
Il suo leader dal 1992, Sayyed Hassan Nasrallah, è un religioso: nell’Islam Sayyed indica una persona nobile, nel mondo sciita spesso è un discendente del Profeta. I nemici libanesi, regimi arabi sunniti, il Mossad, hanno più volte cercato di ucciderlo: il suo predecessore Abbas al-Mussawi, fu eliminato dagli israeliani.
HEZBOLLAH
Ma la presenza regionale di Hezbollah, il “Partito di Dio”, non ci sarebbe stata senza consenso interno: senza cioè la struttura economica e sociale creata in Libano. Sotto ogni punto di vista Hezbollah è uno stato dentro lo stato libanese: più potente ed efficiente del secondo in ogni settore della vita pubblica nazionale.
Nemmeno nei suoi 15 anni di guerra civile, dal 1975 al 1990, il Libano aveva vissuto una crisi economica della profondità di quella attuale. Il Covid, la spaventosa esplosione nel porto di Beirut, porta principale delle sue importazioni (il Libano ha poco da esportare), e soprattutto la corruzione e la mediocrità della sua classe politica, hanno fatto sprofondare il paese: decrescita del Pil del 19,2% nel 2021, di altri due punti l’anno successivo; disoccupazione al 30%, metà della popolazione sotto la soglia di povertà.
HASSAN NASRALLAH
[…] Nella scelta opposta di gestire la crisi piuttosto che risolverla, Hezbollah ha avuto un ruolo centrale. Con l’aiuto iraniano e il contrabbando, il movimento ha creato un welfare e un sistema bancario paralleli. Le banche di una rete del credito un tempo gloriosa, bloccano i risparmi dei correntisti. Nasrallah invece sostiene che il suo “credito benevolo” ha distribuito 3,7 miliardi di dollari a due milioni di libanesi: crediti fino a 5mila dollari, senza interessi come prescritto dal Corano. La fondazione Jihad al-Bina, il braccio esecutivo del sistema finanziario di Hezbollah, scava tunnel e rampe per missili alla frontiera con Israele. Ma costruisce anche case popolari e infrastrutture civili per la comunità sciita, maggioranza relativa del Paese.