FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
Delfin archivia il 2022 come l’anno migliore della sua storia, chiuso con ricavi da dividendi provenienti da partecipazioni pari a oltre 720 milioni e un utile netto cresciuto del 70% a circa 650 milioni. Flussi di liquidità che indicano come la cassaforte della famiglia Del Vecchio sia a capo di una rete di industrie che macinano crescita e cassa: da EssilorLuxottica all’immobiliare Covivio fino alle quote in Mediobanca, Generali e UniCredit che in un anno complesso sui mercati sono riuscite a concludere un bilancio da record.
«È il miglior modo di celebrare il nostro fondatore Leonardo Del Vecchio. Il suo pensiero e la sua visione sono e rimarranno l’anima di Delfin», ha detto il presidente della finanziaria Francesco Milleri, ceo di EssilorLuxottica, il manager che il fondatore ha scelto per guidare l’azienda dell’occhialeria e la cassaforte.
FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK
il bilancio approvato ieri dall’assemblea presieduta da Milleri indicano anche che la holding è ben equipaggiata anche per colmare le esigenze contingenti legate all’ultimo capitolo del passaggio dell’eredità di Del Vecchio ai suoi otto eredi. E tra le opzioni possibili c’è anche l’ipotesi di una distribuzione di un maggior dividendo.
Delfin è una cassaforte ricca, gestita con una strategia che ha dato frutti, risultati che dovrebbero continuare a crescere […] Hanno spinto la crescita tutte le società in portafoglio, contribuendo a portare il valore degli asset in gestione (Nav) a circa 29 miliardi, in aumento di oltre il 50% rispetto al 2018, l’anno in cui nacque EssilorLuxottica.
Un esercizio cerniera in cui il tandem Del Vecchio-Milleri ha accelerato la crescita del gruppo, passato in cinque anni da 46 miliardi di capitalizzazione a circa 80, da 16,2 miliardi di ricavi a 24,5 a fine 2022, un risultato netto salito a 2,9 miliardi da 1,8 miliardi, un salto che ha permesso la distribuzione di 1,4 miliardi di dividendi (+55%).
FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO