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    “LA JUVE E’ UNA SQUADRA IN PIENO CAOS, ALLEGRI È IL CAPO MASTRO DI UN DISASTRO TOTALE” - TONY DAMASCELLI FRIGGE "ACCIUGHINA" DOPO LE 4 PERE DELL'EMPOLI: “I BIANCONERI DISSANGUATI DA UN ALLENATORE SENZA IDEE CHE NON SA AFFRONTARE L’EMERGENZA. HA DETTO CHE SZCZESNY NON CONOSCE L’ITALIANO, AD EMPOLI LUI HA DIMOSTRATO DI NON CONOSCERE IL FOOTBALL – POI ARCHIVIA LA JUVE DEGLI AGNELLI: “NON ESISTE PIU’, LA FAMIGLIA NON INTENDE SPENDERE ALTRI DENARI, SERVONO INVESTITORI STRANIERI”


     
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    Da ilnapolista.it

     

    MASSIMILIANO ALLEGRI MASSIMILIANO ALLEGRI

    Lunedì 22 maggio sarà ricordato per sempre dai tifosi della Juventus, scrive Tony Damascelli su Il Giornale. Il club è stato punito dai giudici con la penalizzazione di 10 punti in classifica, la squadra umiliata sul campo contro l’Empoli. La Juventus, scrive, è una squadra in caos pieno con un allenatore, Allegri, capo mastro di un disastro totale: non ha più idee e non sa nemmeno più come affrontare l’emergenza.

     

    Damascelli scrive: “squadra in pieno caos, mentale, fisico, tattico, Allegri capo mastro di un disastro totale, tre gol concessi all’Empoli sono il giusto coronamento di una stagione catastrofica nel gioco e nei risultati”.

     

     

     

    La riduzione della penalizzazione da 15 a 10 punti non è stata uno stimolo, per i giocatori, scrive Damascelli. “Balle, questa Juventus non ha anima e nemmeno corpo, dissanguata da un allenatore che oltre a non avere idee non sa più affrontare l’emergenza e l’affronta utilizzando in contemporanea cinque attaccanti come un qualsiasi dilettante di bordo campo, nei campi di periferia, farebbe. Allegri ha detto che Sczesney non conosce l’italiano, di certo ad Empoli ha dimostrato lui di non conoscere il football, lasciando in campo fantasmi come Alex Sandro che per colpa del livornese e di una clausola contrattuale resterà sulle croste del club per altri anni”.

    massimiliano allegri massimiliano allegri

     

     

    La Juventus che tutti conoscevano, conclude, ovvero quella di Gianni e Umberto Agnelli, non esiste più. Damascelli continua: “è una memoria antica, gli eredi di famiglia hanno bruciato un patrimonio storico, la sanzione di ieri è soltanto un primo atto di un processo lungo che tornerà a picchiare su un corpo malato, la giustizia penale potrebbe avere conseguenze drammatiche, quella cosiddetta sportiva ha già offerto quadri da avanspettacolo, la situazione contabile è terribile, la famiglia non intende spendere altri denari, servono investitori stranieri, serve uscire dalla Borsa, serve cancellare questo presente, ricordando un passato che non tornerà più”.

     

    massimiliano allegri massimiliano allegri

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