Alberto Abbate per il Messaggero
milinkovic
Chissà se può essere considerato un indizio dell’eventuale viaggio d’Inzaghi verso Torino. Di sicuro il suo pupillo Milinkovic, la Juve non lo ha mai dimenticato. Adesso col centrocampista c’è l’accordo, ma tramite il solito intermediario Mendes (che propone Mourinho per la panchina, altro estimatore principe del serbo) bisognerà trovare quello – mica facile – con Lotito.
Lui la scorsa estate aveva rifiutato un’offerta di 120 milioni dal Milan pur di trattenere Sergej a Formello. Ironia del destino, il presidente lo aveva fatto per una promessa a Inzaghi. Qualche giorno fa però aveva già riaperto all’addio, senza nessuno sconto: «E’ il miglior centrocampista del campionato italiano (certificato lunedì sera anche dalla Lega con un premio). E’ giovane e la valutazione non è solo legata al valore del giocatore, ma al fatto che sposta gli equilibri di un organico».
fabio paratici
PREZZO ALLE STELLE
Con gli ultimi due gol in pochi minuti, in finale di Coppa e l’altro ieri su punizione col Bologna, è rischizzato alle stelle il prezzo. Con almeno due zeri per Lotito, a maggior ragione se dovesse essere il regalo dell’amico Paratici per Inzaghi (o chi per lui) nuovo tecnico. Anche se in realtà il nome di Milinkovic era già finito (c’era scritto Savic e si pensava al difensore) in un famoso pizzino dimenticato su un tavolo.
inzaghi milinkovic
Il dg della Juve era stato avvistato pure sugli spalti di Marassi per Samp-Lazio, anche se Sergej non era in campo. Per la Lazio il suo agente Kezman è un alleato affinché la Juve non possa giocare al ribasso, ma Milinkovic sogna da tempo il grande salto. Anche se lunedì non ha dato nulla per scontato per non rimanere poi di nuovo deluso e contestato.
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