Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera”
erling haaland
Un meraviglioso mostro. L'ossimoro del calcio Generazione Z ha i centimetri (194) e i chili (89) di Erling Braut Haaland. Il gioco del Frankenstein del pallone è sempre di moda: si mettono insieme pezzi di calciatori diversi e si ottiene il sogno di ogni allenatore. Haaland è un passo avanti. Fa tutto da solo. Peter Schmeichel, portiere della Danimarca campione d'Europa 1992 e del Manchester United dell'era Ferguson, lo ha descritto così: «La dote più importante in un centravanti è la pazienza. Cristiano Ronaldo e Pippo Inzaghi sparivano, riapparivano e colpivano. Haaland segna come Zlatan e come Ronaldo. È tanti giocatori diversi in uno solo. Ecco perché è così pericoloso».
Il commento di Schmeichel è arrivato dopo la tripletta di Haaland nel derby vinto 6-3 dal Manchester City. Dopo il primo tempo, sotto 0-4, molti tifosi dello United hanno abbandonato lo stadio in anticipo. Impensabile, prima di lui. Questi i numeri di Haaland con il City: 17 gol in 11 partite (14/8 in Premier League, 3/2 in Champions League, 0/1 in Community Shield). Con Haaland in campo il City parte da un vantaggio di quasi due gol.
erling haaland
E dire che la stagione era cominciata con la sconfitta (1-3) contro il Liverpool nella Community Shield, la Supercoppa inglese. Haaland si era divorato un paio di gol e qualche improvvido si era chiesto se l'affare l'avesse fatto Pep comprando lui dal Borussia Dortmund (clausola rescissoria da 60 milioni ma più 30 milioni pagati in commissioni) oppure Klopp comprando l'uruguaiano Darwin Nunez dal Benfica (in gol quel giorno ma poi fermo a quota uno in Premier League).
Per commentatori e bookmakers, Haaland può andare a caccia di qualsiasi record della Premier: i 32 gol di Mohamed Salah nel 2017-18 (primato per campionato a 20 squadre) e i 34 di Andy Cole e Alan Shearer (a 22 squadre) sono dati per spacciati. Alcuni primati sono già in cassa: nessun calciatore di Premier aveva segnato tre triplette consecutive in casa. Per firmare tre «hat trick» in campionato Haaland ha impiegato 8 partite, per Michael Owen ce n'erano volute 48, per Ruud van Nistelrooy 59 e per Cristiano Ronaldo 196.
erling haaland
Più che un Frankenstein, Haaland sembra un cyborg. I suoi gol sono quasi sempre a un tocco, dentro l'area di rigore, o al termine di una galoppata solitaria in campo aperto. Facendo un paragone con il tennis è più Nadal che Federer. Ha scelto il City per i soldi (guadagna 31 milioni di euro netti a stagione, con contratto fino al 2027), per Guardiola, per la possibilità di vincere tutto ma anche perché lì ci aveva giocato il padre, Half Inge, terzino che vide la sua carriera troncata da un fallaccio di Roy Keane in uno dei derby di Manchester. È per questo che i Red Devils sono il suo nemico numero uno.
erling haaland
Il padre calciatore lo ha aiutato anche nella costruzione della sua carriera. Prima in Norvegia, settore giovanile del Bryne e poi Molde. Quindi nella fucina di talenti del Salisburgo. Passaggio al Borussia Dortmund per essere titolare fisso in Bundesliga e Champions, crescendo partita dopo partita. Infine l'approdo in Premier. Con il tempo giusto. Guardiola diceva che il suo centravanti era lo spazio, ora è Haaland. Solo gli stupidi non cambiano mai idea.
E, pensando alla Champions, Pep è l'uomo più felice del mondo: la Norvegia non andrà in Qatar. Haaland è tutto suo. P.s.: il City ha guadagnato 52,5 milioni di euro dalla cessione di Gabriel Jesus all'Arsenal, ripagandosi un bel pezzo di Haaland. È andata bene anche ai Gunners, però: sono l'unica squadra in Premier che ha fatto un punto più della squadra di Guardiola.
erling haaland 4 erling haaland 3 erling haaland 2 erling haaland 1