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    LA LAVATRICE NOTTURNA E IL SELFIE IN SPIAGGIA: IL KILLER DI THOMAS LUCIANI NON HA PROVATO NESSUN PENTIMENTO – IL 16ENNE CHE A PESCARA HA UCCISO A COLTELLATE IL COETANEO PER UN DEBITO DI DROGA, SECONDO IL GIP HA AGITO CON L’OBIETTIVO DI “PROVOCARE SOFFERENZA E UCCIDERE”. DOPO AVER AMMAZZATO THOMAS, È ANDATO IN SPIAGGIA CON GLI AMICI E SI È FOTOGRAFATO CON I MUSCOLI ESIBITI E IL PUGNO SUL PETTO IN SEGNO DI VITTORIA – IL CALZINO PRESTATO DAL COMPLICE PER GETTARE IL COLTELLO E IL GIALLO DELLA MAGLIETTA SPORCA DI SANGUE LAVATA DALLA MAMMA DURANTE LA NOTTE…


     
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    Thomas Christopher Luciani Thomas Christopher Luciani

     

    OMICIDIO THOMAS, IL PROCURATORE CAPO DI PESCARA: "DISAGIO PIÙ CHE SOCIALE, CULTURALE"

    Estratto da www.tgcom24.mediaset.it

     

    "Nulla può spiegare un fatto del genere se non un disagio, […] più che sociale, culturale". Con queste parole il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, parla a "Zona Bianca" dell'omicidio di Thomas Luciani, il 16enne ucciso in un parco a Pescara con 25 coltellate. Per il delitto sono stati fermati e indagati due minorenni che avrebbero agito "per una questione di rispetto" e, forse, per un debito di 250 euro.

     

    […] " […] di fronte a questo 'figlio' raggomitolato dietro a un cespuglio, oltre al dolore si prova la tenerezza, l'incredulità. E poi anche la consapevolezza […] che fosse un ragazzo che, forse, la società ha lasciato un po' indietro ed è stato più facile colpirlo. Questa è una considerazione ulteriore. Il dolore unito alla tenerezza", continua.

     

    Giuseppe Bellelli a Zona Bianca Giuseppe Bellelli a Zona Bianca

    […] Giuseppe Bellella si chiede, come tanti, il perché di un gesto così estremo e a Rete 4 considera: "Abbiamo tante domande che ci poniamo, le risposte spesso non le abbiamo perché in realtà è difficile trovare, dire 'perché'. Nulla può spiegare un fatto del genere se non un disagio, rispetto al contesto che ha generato questo delitto, più che sociale, un disagio culturale".

     

    […] "Non posso entrare nel merito delle valutazioni delle posizioni specifiche - riferisce il procuratore che aggiunge - diciamo in generale che se c'è qualcuno che è rimasto indietro, c'è qualcuno che approfitta della propria posizione di forza e di vantaggio in una società dove abbiamo dei modelli della vittoria, della violenza, della forza, della prepotenza. Modelli che poi si impongono ai nostri ragazzi attraverso il web, i social dove c'è l'ansia di apparire, di sembrare più forti", conclude.

    LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI THOMAS LUCIANI A PESCARA LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI THOMAS LUCIANI A PESCARA

     

    «VOLEVANO SOLTANTO CHE SOFFRISSE FINO A MORIRE» IL RACCONTO DEL DELITTO

    Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

     

    L’atteggiamento, caratterizzato da spavalderia, con il quale i ragazzi di Pescara hanno accolto i momenti successivi all’accoltellamento di Christopher Thomas Luciani ha pesato anche davanti ai giudici del tribunale minorile, che infatti hanno convalidato il fermo in carcere per i due giovani, Flavio e Luca (nomi di fantasia, entrambi sono minorenni), responsabili dell’omicidio del coetaneo.

     

    LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI THOMAS LUCIANI A PESCARA LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI THOMAS LUCIANI A PESCARA

    È un’antologia di comportamenti violenti il delitto […]. Ma anche di reati aggiuntivi da sminare, come il rischio di fuga e la presunta cancellazione delle tracce attraverso una lavatrice azionata nottetempo.

     

    […] Scrivono i magistrati dei minori […] che le esigenze cautelari sono da confermare: «Tenuto conto della gravità dell’omicidio che manifesta un’inclinazione oltremodo violenta degli indagati di gran lunga eccedente il movente all’origine dell’aggressione, così da doversi ritenere che l’esazione del credito abbia solo attivato l’impulso criminale, recidendo poi ogni ulteriore nesso con l’obiettivo dell’incontro con il debitore».

     

    il selfie di uno dei minorenni che ha ucciso Thomas Luciani il selfie di uno dei minorenni che ha ucciso Thomas Luciani

    Le singole responsabilità dei ragazzi? «L’esecuzione del delitto conferma l’assoluta prevalenza dell’impulso omicida sugli stimoli collegati con lo scopo di lucro o con la punizione dell’inadempimento», sottolineano i magistrati.

     

    E se uno dei due, Luca, si è reso complice in virtù di un mal riposto senso di amicizia visto che non aveva debiti pendenti con la vittima, il quadro della situazione appare comunque complessivamente gravissimo: «Il quadro indiziario fa risaltare come causa determinante dell’azione sia l’impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano, sino quasi a integrare il motivo futile, ossia il motivo meramente apparente e in realtà inesistente che cela l’unico vero intento che è quello di cagionare sofferenza e morte».

     

    OMICIDIO THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI OMICIDIO THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI

    Sono parole forti che ritraggono il dramma vissuto dalla comunità pescarese negli ultimi giorni e che potrebbero fornire uno spunto di riflessione. Quanto alla questione relativa al bucato notturno va contestualizzata e prima conviene procedere con un riepilogo dei fatti contenuti nell’ordinanza di fermo […]

     

    Sono le 16.46 al parco Baden Powell, e due ragazzi esili, uno dei quali, più alto (Flavio), indossa scarpe bianche e t-shirt nera. Dopo una pausa al ristorante di sushi, una chiacchiera nei pressi della stazione e la tradizionale canna collettiva, il pomeriggio entra nel vivo perché l’altro ragazzo, quello che cammina assieme a Flavio, è Christopher Thomas Luciani, la sua vittima.

     

    UNO DEI RAGAZZI INDAGATI PER L'OMICIDIO DI THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI IN SPIAGGIA DOPO IL DELITTO UNO DEI RAGAZZI INDAGATI PER L'OMICIDIO DI THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI IN SPIAGGIA DOPO IL DELITTO

    Pochi minuti ancora e «sopraggiungevano nel parco altri cinque ragazzi che si andavano a sedere sulla prima panchina posta vicino all’ingresso di via Raffaello Sanzio» scrivono gli investigatori. Sono giovani come molti, uniti dal dress code: hanno tutti bermuda e maglietta più le sneaker ai piedi. A un tratto due di loro si allontanano tra la vegetazione, sono Flavio e Thomas, l’unico che indossa una felpa bianca.

     

    Si nota Flavio che mette il braccio attorno alle spalle di Thomas. Annotano gli investigatori: «Il ragazzo con la felpa bianca (Thomas, ndr) rientrava nella vegetazione dietro il campetto in compagnia del ragazzo con la t-shirt nera e dopo alcuni minuti i due ragazzi venivano seguiti da altri quattro nella vegetazione». È il momento clou del pomeriggio feroce di Pescara.

    il fratello di uno dei ragazzi indagati per l'omicidio di thomas christopher luciani il fratello di uno dei ragazzi indagati per l'omicidio di thomas christopher luciani

     

    L’accoltellamento si è probabilmente già verificato. Sono le 17.21 di domenica 23 giugno e «dalla vegetazione il ragazzo con la felpa bianca e i bermuda blu poi identificato in Christopher Thomas Luciani non si vedrà più uscire». Lo troveranno rannicchiato sull’erba colpito da venticinque fendenti, il volto ridotto a una smorfia di dolore.

     

    […] La scena si sposta in spiaggia, dove Flavio appare in gran forma in una foto scattata dagli amici: muscoli esibiti e pugno sul petto in segno di vittoria. Sono le 18.21, appena un’ora dopo l’omicidio si suppone, e il morale del giovane accoltellatore pare alto. Con lui c’è Luca, il complice che ha prestato un suo calzino insanguinato ad una delicata operazione, quella di eliminazione del coltello, lanciato tra gli scogli. Flavio indossa le stesse Nike con le quali si era visto poco prima entrare nel folto della vegetazione al parco.

     

    omicidio thomas christopher luciani omicidio thomas christopher luciani

    Nessuna mutazione, nessun pentimento. Per uno degli altri […] è, invece, iniziato un travagliato percorso che lo porterà a denunciare i fatti al papà, colonnello dei carabinieri con un incarico dirigenziale nel centro Italia. Pietro scambia dei messaggi con un amico, gli chiede aiuto, si dimostra sconvolto. Alle 21 verrà fatta una telefonata al 113 per denunciare i fatti. Da allora nulla potrà più essere nascosto alle autorità. […]

     

     […] Ma è il mattino dopo, alle 6 circa, che il personale della squadra mobile di Pescara si mette sulle tracce degli abiti di Flavio. Cerca la maglietta nera sporca di sangue. Quel sangue che, il medico legale lo ha confermato, è sgorgato a fiotti da corpo della vittima.

    La cesta degli indumenti sporchi «risultava completamente vuota».

     

    OMICIDIO THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI OMICIDIO THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI

    Ed ecco la versione del papà di Flavio così come riportato nel decreto di fermo dei presunti assassini: «Il padre giustificava tale situazione asserendo che la propria madre che abita a Montesilvano era solita effettuare il bucato anche in ore notturne. La polizia giudiziaria operante immediatamente si portava presso tale indirizzo dove effettivamente trovava la donna e rilevava la presenza di indumenti della famiglia di Flavio. Tra cui una t-shirt di colore nero simile a quella indossata da Flavio al momento dei fatti».

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