lazio samp 2-2
Paura e delirio all’Olimpico nell’anticipo tra Lazio e Samp. Prima il gol di Quagliarella (21’), poi il tap-in vincente di Acerbi sul colpo di tacco di Parolo (79’) e fin qui niente di paranormale. Ma ciò che succede nel finale ha dell’incredibile: Immobile firma quello che sembrava il sigillo su rigore in seguito a un episodio da Var al 96’, tre minuti più tardi si consuma invece il suicidio tattico della squadra di Inzaghi che in superiorità numerica (espulso Bereszynski) subisce il 2-2 di Saponara al 99’. Per il tecnico biancoceleste si tratta del quarto pari di fila: la Ferrari corre solo a sprazzi, soprattutto nel secondo tempo, e continua a essere ingolfata.
FUORI LUIS ALBERTO - Due le novità principali di Simone Inzaghi: Caicedo affianca Immobile nel tandem offensivo mentre Patric è l’esterno che agisce sull’out di destra del 3-5-2 biancoceleste. Nella Samp non c’è Defrel, davanti le sorti sono affidate a Quagliarella e Caprari. La buona partenza della Lazio sfocia nel gol di Immobile (prontamente annullato per fuorigioco in seguito all’erroraccio di Audero) e nel piattone di Patric, che non trova lo specchio della porta e quel vantaggio che avrebbe potuto già indirizzare l’anticipo serale dell’Olimpico.
lazio samp
SEMPRE QUAGLIARELLA - La squadra di Giampaolo è viva, la manovra funziona e l’1-0 è soltanto questione di tempo: suggerimento chirurgico di Murru e tocco vincente dell’eterno Quagliarella al 21’. Adesso la Lazio prova a spingere sull’acceleratore e, come spesso accade, tenta di risolvere la pratica con Immobile: l’attaccante entra prima in area di rigore e lascia partire il mancino che va fuori di poco mentre nel recupero dei 45 minuti iniziali apre il destro incontrando il palo dopo la deviazione di Bereszynski.
PULP FICTION - Il dominio della Lazio all’inizio del secondo tempo è palese: occasioni a raffica (Patric, Lulic, Parolo) e due innesti (Correa e Cataldi per Badelj e Caicedo) che non riescono però ad affondare il colpo del pareggio. La Samp si risveglia dal torpore in cui era caduta per merito della squadra di casa al 70’ con Quagliarella che impegna Strakosha dalla distanza, un minuto più tardi invece c’è bisogno del miracolo di Audero per dire di no al piazzato di Correa da posizione ravvicinata. Il cambio di Luis Alberto arriva al 76’: l’ingresso dello spagnolo vede anche il passaggio al 4-3-1-2.
massimo ferrero saluta claudio lotito (2)
Il ‘magic moment’ biancoceleste – ravvivato dallo splendido colpo di tacco di Parolo – culmina nel meritato pareggio di Acerbi al 79’ ma non nel 2-1 finale perché Milinkovic non sfrutta a dovere l’assist di Lulic sprecando di testa davanti al portiere doriano. Negli ultimi tre minuti e mezzo la Samp resta in dieci per il doppio giallo a Bereszynski (strattona Correa involatosi verso l’area) e sulla punizione successiva di Luis Alberto ecco arrivare il primo episodio da Var: Andersen la devia di braccio e per Massa non ci sono dubbi, assegnando il rigore che Immobile trasforma al 96’ per l’ovazione dell’intero Olimpico. Ma non è mica finita: c’è ancora tempo per Saponara e per il suo 2-2 che ammutolisce squadra e tifosi avversari al 99’. L’ex Fiorentina sbuca tra i due centrali biancocelesti e beffa Strakosha con un tocco d’esterno volante.
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