Andrea Pugliese per www.gazzetta.it
nainggolan e biglia
La Roma dice definitivamente addio a qualsiasi velleità tricolore, incassa un altro bruttissimo k.o. in un derby e deve sperare che il Napoli stasera non vinca in casa dell'Inter, per non trovarsi i partenopei di nuovo addosso nella lotta per il secondo posto. A decidere il derby, vinto meritatamente dalla Lazio, stavolta è stato Keita, che alla Roma non aveva ancora mai segnato. Il senegalese è andato anche oltre, sobbarcandosi praticamente da solo il peso dell'attacco (vista l'indisponibilità in extremis di Immobile) e togliendosi anche una gioia in più, con tanto di esultanza polemica nei confronti della società.
manolas e basta
BOTTA E RISPOSTA — Spalletti conferma El Shaarawy per Perotti e rilancia De Rossi in regia al posto di Paredes. Simone Inzaghi, invece, deve rimescolare tutto a mezzora dal via, quando Immobile è costretto ad alzare bandiera bianca nel riscaldamento per i postumi di un virus intestinale ed al suo posto va dentro Lukaku. I primi minuti sono tutti di marca giallorossa, con Strakosha subito costretto a superarsi prima su Dzeko (stop e calcio ravvicinato) e poi su Salah (accelerazione verticale e sinistro deviato in angolo).
il gol di keita nel derby
Poi al primo acuto la Lazio passa: taglio in obliquo di Milinkovic per Keita, con il senegalese che beffa Fazio ed Emerson e appena dentro l'area brucia Szczesny con un sinistro non irreprensibile (e successiva esultanza polemica verso la tribuna d'onore, destinatari Lotito e Tare?). Il gol cambia radicalmente la partita, con la Roma che perde equilibrio e la Lazio (ottima la gara di Biglia) che invece trova spazi per affondare. In uno di questi Lukaku punta la porta, ma viene messo giù da Fazio in piena area, con Orsato che non concede il rigore (netto).
il gol di keita nel derby
Poi al 18' ed al 36' è Szczesny a doversi superare per due volte su Parolo, sempre pericoloso in corsa da fuori area. I minuti passano e la squadra di Spalletti va avanti per inerzia, senza idee e con tanta confusione. Bastos duella con Dzeko in area e c'è una mezza trattenuta che potrebbe anche essere punita, ma il secondo disastro di Orsato arriva al 45', quando concede un rigore inesistente alla Roma per presunto fallo di Wallace su Strootman. La simulazione dell'olandese in realtà è evidente (c'è il rischio della prova tv) e sul dischetto va De Rossi, che fa 1-1 anche lui con esultanza polemica, stavolta nei confronti della panchina biancoceleste.
dusan basta e daniele de rossi
COLPO BIANCOCELESTE — Ad inizio ripresa Spalletti (che conferma la sua allergia alle partite decisive, di fatto tutte perse) manda dentro Bruno Peres, scelta subito discutibile per approccio alla partita e apporto alla squadra del brasiliano, a lungo il peggiore in campo. Da un affondo di Salah nasce un'occasionissima per Dzeko, ma Strakosha è eccezionale a deviare in angolo.
Poi al 5' la Lazio torna a anti, con un sinistro apparentemente innocuo di Basta, che però beffa Szczesny dopo la deviazione di Fazio. Sotto per la seconda volta, la Roma si riscompone, mandando a quel paese l'equilibrio. Così per una ventina di minuti la Lazio trova praterie infinite dove andare a far male e solo la stanchezza di Keita (che comunque sfiora il 3-1 con un pallonetto pregevole dentro l'area di rigore) e l'egoismo di Felipe Anderson impediscono a Simone Inzaghi di chiudere i conti in anticipo.
l esultanza di daniele de rossi
Così Spalletti si gioca le ultime carte a sua disposizione, prima Perotti e poi anche Totti. Ma è ancora Felipe Anderson (37') ad avere la palla del k.o. a tu per tu con Szczesny, calciando sul portiere polacco in uscita a campo aperto. Al 40' però la Lazio i conti li chiude davvero: contropiede ben orchestrato da Lulic e finalizzato sul secondo palo ancora da Keita. Prima della fine c'è ancora tempo per un gioiello di Milinkovic, che in sforbiciata sfiora il 4-1 (decisivo il contrasto di Bruno Peres) e per l'espulsione di Rüdiger, intervento killer su Djordjevic.
daniele de rossi