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    LA LEGA LO VUOLE - ''UNICREDIT CHE ACQUISTA COMMERZBANK? CI RIEMPIREBBE D'ORGOGLIO''. SE NON FOSSE PER QUEL DETTAGLIO DELLA SEDE IN GERMANIA, VISTO ANCHE CHE LA BANCA IN DIFFICOLTÀ È PER IL 15% DI PROPRIETÀ DELLO STATO TEDESCO - IGNAZIO VISCO TRA I TESTIMONI DEL CASO ETRURIA? I GIUDICI HANNO DATO L'OK, SAREBBE LA PRIMA VOLTA PER UN GOVERNATORE DI BANKITALIA…


     
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    Mario Sensini per il ''Corriere della Sera''

     

     

     Non è la benedizione ufficiale, ma poco ci manca.

    matteo salvini all'adunata degli alpini a milano 8 matteo salvini all'adunata degli alpini a milano 8

    «Stiamo seguendo la vicenda. Da italiano mi riempirebbe d' orgoglio che una banca italiana possa competere a livello internazionale» dice Matteo Salvini a chi gli chiede di commentare le voci che si rincorrono su una possibile aggregazione tra Unicredit e la tedesca Commerzbank, alla ricerca di un partner dopo il fallimento del negoziato con la connazionale Deutsche Bank.

     

     «Non è un pronostico, nè un auspicio» dice il vice presidente del Consiglio e ministro dell' Interno, che a pochi giorni dal voto ha ritirato fuori dal cassetto il dossier «banche», tornando ieri a sollecitare anche un intervento a tutela dei risparmiatori che hanno investito nella Carige, in difficoltà nella ricerca di un partner.

     

    «Sono questi i temi politici importanti, oggi, anche in chiave europea» spiegano i suoi fedelissimi, sottolineando la valenza politica di un' eventuale aggregazione tra Unicredit e Commerz, partecipata al 15% dallo stato tedesco. Anche se nessuno, al momento, si sbilancia sull' analisi di Citi, che ritiene conveniente per Unicredit l' operazione solo se da Piazza Gae Aulenti trasferisse la sua sede legale in Germania, dove potrebbe finanziarsi a costi inferiori, dato lo spread tra tassi italiani e tedeschi.

     

    JEAN PIERRE MUSTIER JEAN PIERRE MUSTIER

    Il tema delle banche, in ogni caso, torna sul tavolo del governo, ed è un altro terreno di confronto complicato (se non proprio di scontro) tra la Lega e gli alleati del Movimento 5 Stelle. Pure in prospettiva, semmai l' alleanza superasse indenne il voto del 26 maggio, visto che nelle prossime settimane entreranno nel vivo i lavori della nuova Commissione di inchiesta sul credito, ma anche i processi sui crack bancari.

     

    Ieri, ad esempio, i giudici di Arezzo hanno ammesso come testimone al processo per la bancarotta di Banca Etruria lo stesso governatore della Banca d' Italia, Ignazio Visco, indicato dai legali di alcuni risparmiatori (la sua audizione dovrà essere confermata, ma mai prima d' ora un Governatore è stato ascoltato come testimone in un processo, neanche nel caso MPS per rimanere ai casi più recenti).

     

    deutsche bank commerzbank 2 deutsche bank commerzbank 2

    L' attivismo della Lega sul fronte bancario è tornato a essere evidente anche in Parlamento, dove gli uomini di Salvini sono ripartiti all' attacco della riforma delle banche popolari varata dal governo Renzi. Nei giorni scorsi dalla Lega sono arrivati due emendamenti mirati sostanzialmente a salvare la Popolare di Bari, l' unica che fin qui ha evitato le conseguenze della riforma, dall' obbligo di trasformarsi in società per azioni.

     

    Che quella della Lega sia un' operazione a largo raggio lo confermano le considerazioni dedicate dallo stesso Salvini e dal responsabile economico del partito, Claudio Borghi, sulla Banca Centrale Europea e il suo modo di gestire la politica monetaria.

    ignazio visco fabio panetta ignazio visco fabio panetta

    «Aspettiamo il voto, penso che cambieranno molte cose in Europa», sia per la Commissione, che per la stessa Bce, con Mario Draghi che lascerà la presidenza ad ottobre, per fine mandato. L' esito del voto, dice Salvini, «peserà anche in questa scelta, e non dobbiamo necessariamente scegliere fra Parigi e Berlino» puntualizza Salvini. Mentre Borghi attacca la decisione di Draghi di chiudere il "quantitative easing", cioè gli acquisti di titoli pubblici da parte della Bce. «Decisione sbagliata - sottolinea - perché non esistono rischi di inflazione, ed è un' occasione unica di monetizzare il debito».

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