GIANCARLO GIORGETTI MATTEO SALVINI
Amedeo La Mattina per “la Stampa”
Matteo Salvini è contento a metà. Intanto per il metodo: «Sono stato avvisato 10 minuti prima». Draghi ha preso dalla Lega due esponenti dal profilo politico ed economico a lui più congeniali, più moderati, i meno sovranisti, i due che hanno sperato più di tutti nel governo di unità nazionale e nello stesso ex presidente della Bce. Massimo Garavaglia, ex ministro dell' Economia e ora ministro con una delega pesante, quella del Turismo che in un Paese come il nostro vale doppio.
GIANCARLO GIORGETTI MASSIMO GARAVAGLIA
È una delega che nel Conte 1 teneva dentro il dicastero dell' Agricoltura Gian Marco Centinaio, molto vicino al leader e che forse Salvini avrebbe preferito di gran lunga a Garavaglia. Che invece è di rito giorgettiano. Già, Giancarlo Giorgetti, il nuovo ministro dello Sviluppo economico, senza la delega all' energia che passa all' Ambiente: è l' eterno Richelieu del Carroccio che ha tenuto i rapporti con il governatore di Bankitalia Draghi quando il leghista era presidente della commissione Bilancio della Camera.
MASSIMO GARAVAGLIA
Giorgetti negli ultimi mesi si è esposto, anche entrando in rotta di collisione con Salvini, per una linea sempre più europeista, con uno sguardo al Ppe. Rappresenta, insieme al presidente veneto Zaia, la Lega più legata al mondo economico del Nord, a quel partito del Pil fatto di toni bassi e poco incline alla flat tax. Insomma, sono due che garantiscono stabilità a Draghi.
Certo, Salvini può dire di entrare nel governo di unità nazionale in maniera robusta, di essere soddisfatto di avere chiesto e ottenuto il dicastero per la politica della disabilità che aveva già voluto nel Conte 1. Comunque i due pezzi forti, Giorgetti e Garavaglia, non sono proprio salviniani di ferro. Anche la veneta Stefani è molto vicina a Zaia.
mario draghi
Non un caso che il segretario abbia lanciato un avvertimento: «Io sono orgoglioso se la Lega mette a disposizione uomini e donne. Dopodiché io ascolto tutti ma l' ultima parola in casa Lega è la mia». Come dire: se e quando deciderò di staccare la spina al governo lo deciderò io.
Ma ieri era il giorno dell' orgoglio leghista. «Devo dire - ha affermato l' ex ministro dell' Interno - che occuparsi di settori strategici per l' Italia come lo Sviluppo economico, il sostegno alle imprese, il turismo, che è uno dei settori più colpiti di questa emergenza ed è una ricchezza incredibile per il nostro Paese, e poi il ministero per le disabilità, ecco per noi è motivo di orgoglio, impegno ed enorme responsabilità».
GIANCARLO GIORGETTI MATTEO SALVINI 1
C'è una grande amarezza per Salvini: la riconferma di Speranza e della Lamorgese, la quale ha smontato i suoi decreti sicurezza e ha impresso discontinuità con il predecessore leghista «O c' è un cambio di passo, di squadra, di risultati - avverte Salvini - oppure ci sarà bisogno di aiuto e sostegno da quelle parti».
Significa che nei ministeri della Salute e dell' Interno Salvini vuole ora piazzare come viceministri e sottosegretari suoi uomini e donne. Si parla di Molteni o di Candiani che già stavano con lui al Viminale. Ma questa è la prossima partita. «Mi sembra chiaro - insiste Salvini - che occorra accelerare nella lotta al Covid, nel piano vaccinale e quello che si è fatto con Speranza e Arcuri non mi sembra sia sufficiente. E sul fronte sicurezza, lotta alla droga, immigrazione clandestina e lotta alla mafia si deve fare di più. Vedremo di fare gioco di squadra mantenendo ognuno la sua diversità».
lamorgese salvini