Cristina Palazzo per www.repubblica.it
NIRMAL PURJA SUL MONTE ROSA
"Ho guidato spedizioni per 11 mesi su montagne oltre gli 8000 metri, parliamo di 32 salite e non ho mai fallito. Ormai le mie dita dei piedi sono come ramponi. In realtà ho abbastanza esperienza per correre su e giù per la montagna con le scarpe da trail running. In più indosso il miglior modello di calzatura prodotto dal mio sponsor". Lo dice sorridendo Nirmal Purja, o Nimsdai, l'alpinista nepalese nonché recordman degli 8 mila, leggenda dell'alpinismo himalayano e anche di Netflix, dove un documentario racconta le sue imprese. E' finito al centro delle polemiche social per aver raggiunto la vetta del Monte Rosa a 4.554 metri di altezza, con sneakers e pantaloncini. Chi non lo ha riconosciuto sui social è andato all'attacco dandogli dello sprovveduto.
NIRMAL PURJA
Purja, cosa pensa delle polemiche?
"Non ne sapevo nulla, non avevo letto niente", risponde ridendo.
Come le ha accolte?
"So quello che faccio, va bene così".
Quindi non le importa?
"Quel che ho raggiunto nessuno lo aveva fatto prima di me. Le persone pensano che sei in sicurezza solo se sali con ramponi e scarponi. Loro sono saliti e scesi in sicurezza? Assolutamente sì. Per me non è così difficile, anche mia nonna può farlo".
Perché è salito sul Monte Rosa? Immagino fosse molto semplice rispetto ad alle altre cime del suo recente passato.
TATUAGGIO NIRMAL PURJA
"Certo. Era una piccola gita con il team della Red Bull. Era per condividere delle stories con il team".
Le è piaciuto come percorso?
"Molto. Amo le persone e amo questa terra. Amo tutte le energie e vibrazioni ricevute".
Come hanno reagito le persone che l'hanno vista?
"Quando mi hanno incrociato mi hanno detto 'Wow, sei Nirmal, sei un vero eroe'. Mi hanno riconosciuto. Coloro che invece non mi hanno riconosciuto invece mi hanno detto "Come sei basic". Basic? ma io sono ok. So esattamente quelle che facevo. Al mattino mi sono svegliato in perfette condizioni. Per me 4500 metri non sono difficili".