TRADIMENTO
Da “il Venerdì - la Repubblica”
Lettera di una lettrice alla rubrica “Questioni di cuore” di Natalia Aspesi
Se dopo una vita d' amore, sintonia e condivisione all' improvviso una notte tuo marito ti confida di essersi invaghito di un' altra donna, non giovane, non colta, non bella, ma libera e rampante e capace di farlo sentire straordinario, ti rendi conto che non sei solo una moglie affranta e lacerata. Questa astutamente caccerebbe quell'uomo da casa a pedate, pensando, vai e vediamo quanto dura senza me e i tuoi figli, la tua bella casa.
Ma tu sei anche la madre di un meraviglioso adolescente che prega disperato il padre di non andarsene, sei la figlia di un padre malato che non sopporterebbe un'altra perdita.
È stato un anno difficile in cui mio marito ha trovato più facile la fuga in una nuova e spensierata passione.
COPPIA TRADIMENTO
Ora, cinquantenne all'apice della carriera, teme solo di scalfire la sua immagine pubblica di uomo rigorosissimo che si è legato ad una donna con cui lavora e di cui deve valutare e finanziare i progetti. Sotto questa facciata immutata io tento di ritrovare il mio significato nel mondo, pregandolo di non infangare almeno i ricordi per giustificare il suo sbandamento e dividere le colpe.
Ma non eravamo infelici, stavamo bene insieme, anche lui lo ammette. Dice di non avere il coraggio di andare via perché è confuso, di aver bisogno di un po' di tempo per farsi chiarezza: io credo che abbia più che altro paura di saltare nel vuoto e di pentirsi di aver lasciato tanta bellezza quando le vibrazioni sessuali scemeranno.
tradimento
Non mi desidera più nonostante riconosca che sono oggettivamente più attraente dell'altra, prova per me tanta tenerezza, mi ammira e sa che rappresento per lui qualcosa di molto importante, ma come donna sono diventata trasparente.
Quanto a me mi rifugio nell'amore dei figli, nel mio lavoro. Non sono arrabbiata, non lo odio, provo solo un dolore lancinante e mi sforzo di elaborare il lutto perché mio marito non mi ha deluso, mio marito è morto e quello che dorme accanto a me ne è solo una bruttissima copia.
Doleo L.
Risposta di Natalia Aspesi
NATALIA ASPESI
Signora, le chiedo perdono, ma in qualche modo la sua lettera mi ha fatto del male. Vorrei essere completamente dalla sua parte, ma non ci riesco: capisco il suo dolore e immagino che sia una ferita inaspettata e per questo ancora più bruciante. Forse suo marito ha scelto un momento sbagliato per parlarle, però lo ha fatto: sapendo di dover affrontare non solo la sofferenza di una moglie tradita e a cui è legato, ma anche la sua stessa sofferenza e la sua vergogna.
Tuttavia la sua reazione, mi perdoni, è stata come una tempesta violenta. Ma perché lei continua a dormire nello stesso letto di un cadavere? Nei matrimoni, non in tutti naturalmente, purtroppo queste cose capitano: cosa le dà la certezza che a lei non sarebbe mai capitato? Lei raddoppia la colpa di suo marito proiettandola sulla sofferenza di vostro figlio e di suo padre ammalato.
NATALIA ASPESI
Può darsi che la sua reazione faccia desistere suo marito dall'andarsene, ma non certo a farlo tornare ad amarla. Una vita d'amore deve avere i suoi pertugi da cui riprovare ad amarsi, ma bisogna desiderarlo, farlo desiderare. Lei ha trattato suo marito come un criminale, ha costretto i vostri figli a disprezzarlo e a soffrire. Cosa le dava la certezza che non sarebbe mai capitato? Come ha fatto negli ultimi tempi a non percepire un cambiamento, un segreto, a non sentire la necessità di approfondire? Lei sa che questa signora vale meno di lei, ma è proprio in questo la sua forza.