Maria Corbi per la Stampa
gina lollobrigida
Miss Italia sì o no? Serafico show nazionalpopolare o trappola per perpetuare il modello di bella statuina? In piena crisi dal Pd tuona Michele Anzaldi. Tanta attenzione non c' è stata invece per le delegazioni politiche impegnate nella crisi tra Colle, Palazzo Chigi e appuntamenti segreti dove la presenza femminile non solo è stata ai minimi termini ma è sembrata messa lì perché proprio non se ne può fare a meno.
E così anche Dacia Maraini fa sentire la sua voce per il ritorno delle Miss in Rai e non per la scomparsa delle politiche. A sottolinearlo è una diva come Gina Lollobrigida, che è la madrina del concorso: rivendica il femminismo come «affermazione di libertà e indipendenza compresa la possibilità di sfilare in costume a un concorso di reginette di bellezza».
gina lollobrigida
D' altronde lei è stata Miss nel 1947, anno magico in cui arrivò terza dietro a Lucia Bosè e Anna Maria Canale, mentre quarta e quinta furono Eleonora Rossi Drago e Silvana Mangano.
Allora signora Lollobrigida, una difesa del concorso nostalgica o convinta?
«Convinta. La Maraini ha le sue ragioni, io le mie. È sbagliato pretendere il pensiero unico quando si tratta di donne. Vanno invece pretese pari opportunità, pari accesso al potere, rispetto. Siamo ancora indietro, il talento delle donne disturba i maschi».
Siamo quasi al traguardo?
«Assolutamente no. Ha visto quante poche donne tra i politici che contano? E anche nel mio mondo, quello dell' arte, è ancora difficile».
Cosa dirà alle ragazze di Miss Italia?
«Che devono essere indipendenti, capaci di difendersi e di sbattere la porta quando ce n' è bisogno come ho sempre fatto io e come continuerò a fare».
gina lollobrigida
Lei durante il caso Weinstein ha rivelato di essere stata molestata.
«È stata una cosa molto più seria. Prima non potevamo dire queste cose. Sono stata drogata e violentata da un mio ex fidanzato. Lo avevo lasciato perché avevo saputo che mi tradiva, anzi che si sarebbe sposato con un' altra. Ma lui non poteva sopportare questa mia scelta, così mi invitò a una festa e feci l' errore di andarci. Non c' era nessun festa: mi ha drogata e se ne è approfittato».
Molestie nel suo mondo?
«No. Sapevano che avrei reagito male, con tutta la mia violenza. Si può dire di no».
Cosa ha significato per lei Miss Italia?
«Io venivo da Subiaco, non avevo visto niente, per me era una gita. Il concorso è stata la porta di accesso al mondo dello spettacolo. E lo è ancora oggi.Non c' è niente di male a sfoggiare la propria bellezza, una dote come lo è per i maschi.Miss Italia non è che un grande casting e chi ha talento emerge.
Ci scandalizziamo per delle ragazze che sfilano in costume quando ci sono reality dove stanno tutti in mutande?Per una ragazza che viene dalla provincia più profonda e sogna una vita nel mondo dello spettacolo questo concorso è una opportunità. E le assicuro che c' è ne sono poche».
adirano aragozzini e gina lollobrigida
Per lei si sono spalancate le porte di Hollywood. Con attori del calibro di Yul Brynner ai suoi piedi.
«Mi chiamò Howard Hughes e provai. Ma la passione per il cinema è nata e cresciuta con Vittorio De Sica. Era meraviglioso essere diretta da lui».
Dicono che fosse innamorato di lei.
«Era affascinato dalla diva del cinema, ma è stato un rapporto platonico. Mi scriveva dei poemi e me li declamava per telefono. Era molto discreto».
Yul Brynner?
«Sostituì Tyrone Power quando morì ed eravamo molto attratti l' uno dall' altra, ma niente di più. Quando il regista dava lo stop a una scena in cui ci baciavamo noi continuavamo come se in quella stanza affollata fossimo soli».
Quanta importanza ha avuto l' amore nella sua vita?
«Ne ha avuta, ma non sono stata fortunata. Sono sempre stata lasciata».
gina lollobrigida e franco zeffirelli
Perché?
«La mia popolarità faceva paura, gli uomini erano troppo gelosi, competitivi. Con una donna di successo accanto gli uomini si sentono menomati».
Suo figlio voleva farla interdire, siete ancora in guerra?
«Ha intorno persone malvagie che vogliono che ci sia questo contrasto. Deve capirlo, altrimenti peggio per lui. Per non soffrire occorre essere indipendenti nella vita».
Lei è una «perennial», come chiamano oggi le persone che sfidano l' età. Si riconosce?
«Fino a che sono viva io vivo e lavoro. Amo la vita».
A cosa sta lavorando.
«Alla mia biografia, ce ne sono troppe scritte da persone che non mi conoscono. Ora sarò io a raccontarmi».
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