1 – CENTRALINO DELLE OVVIETÀ
Paolo Colonnello per “La Stampa”
LETIZIA moratti ATTILIO fontana GUIDO bertolaso
Il centralino per le vaccinazioni anti-Covid della Regione Lombardia ha qualcosa di surreale: rispondono dopo un'attesa leggermente snervante dicendo che se un anziano ancora non è stato chiamato è «perché ci sono dei ritardi».
Chi l'avrebbe mai detto? E se si chiede di sbirciare almeno una data possibile, la risposta è ancor più sconfortante: «Non abbiamo un database». Cioè, nel 2021, la Regione Lombardia, organizza un centralino per le ovvietà e senza un database. Ma che lo si paga a fare?
2 – PRENOTAZIONI IN TILT E TROPPI RITARDI, I TEMPI LUMACA DELLA LOMBARDIA
Chiara Baldi per “La Stampa”
GUIDO BERTOLASO ATTILIO FONTANA LETIZIA MORATTI
C'è chi aspetta un messaggio per l'appuntamento da oltre un mese; chi, pur avendolo ricevuto e con una certa età, ha dovuto farsi accompagnare per 200 chilometri tra andata e ritorno per vedersi somministrare la sua dose di vaccino; c'è chi addirittura di convocazioni ne ha ricevute due lo stesso giorno in due luoghi e orari diversi.
E poi c'è la notevole lentezza delle prime settimane, che ha portato la Lombardia a essere spesso in fondo alla classifica per dosi di vaccino anti-Covid somministrate. Una lentezza che, con difficoltà, si cerca ora di colmare: a oggi, delle 1.414.040 dosi consegnate, ne sono state somministrate 1.071.357, il 75,8 per cento.
VACCINO LOMBARDIA
Nel Lazio è oltre l'83 per cento, lo stesso in Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia e Campania. La campagna vaccinale in Lombardia - la regione più popolosa d'Italia e anche la più colpita dal Covid con quasi 30 mila morti - procede non senza difficoltà. Il blocco di AstraZeneca ha stoppato le somministrazioni al personale sanitario, già partite in ritardo l'8 marzo, diverse settimane dopo altre regioni.
VACCINO ANTI COVID REGIONE LOMBARDIA
Sono stati cancellati 33.500 appuntamenti, che verranno riprogrammati. Le somministrazioni si sono fermate a 51.800 su una platea di circa 250 mila persone. E non va meglio alla categoria più colpita dal virus, quella degli over 80. Che in Lombardia sono circa 726 mila, di cui 58 mila già vaccinati nelle case di cura. Al 15 marzo, ultimo giorno disponibile, la Regione ha somministrato 222.201 dosi, tra prima e seconda, ai 592.198 anziani che si sono prenotati.
VACCINO ANTI COVID REGIONE LOMBARDIA
Per Samuele Astuti, consigliere regionale del Partito democratico, il rapporto tra popolazione target e dosi è ancora troppo basso: «Siamo solo al 30 per cento del rapporto fra le dosi inoculate agli over 80 e la popolazione complessiva del cluster, mentre altre regioni hanno fatto molto meglio. Basti pensare al Lazio dove il rapporto è al 55 per cento e alle Marche che sono al 48. A mancare - conclude Astuti - non sono i vaccini, come dicono sempre Bertolaso, Moratti e Fontana, ma l'organizzazione».
GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI
Un'altra nota dolente è l'avvio della campagna per i fragili, circa 400 mila lombardi con gravi patologie, come per esempio i dializzati, gli oncoematologici, i trapiantati e i disabili gravi che non frequentano centri diurni, né vivono in residenze. Ieri il Consiglio Regionale ha approvato una mozione per inserirli tra le priorità.
Ma la data di inizio non è ancora chiara: «In settimana», dicono dalla Regione, spiegano che «stanno aspettando le liste dalle varie Asst». Intanto qualche giorno fa alcune associazioni come Fish e Ledha, che rappresentano le famiglie disabili, hanno chiesto che vengano inseriti anche i 50 mila caregiver presenti in Lombardia tra le categorie prioritarie: anche su questo fronte Moratti ha dato rassicurazioni sebbene una data - di nuovo - non sia stata finora pronunciata.
attilio fontana col pallottoliere dopo i conti sbagliati sui casi covid in lombardia
Da Palazzo Lombardia spiegano che i problemi finora riscontrati dagli utenti tra prenotazioni, messaggi mancanti o doppi, appuntamenti lontanissimi dal luogo di residenza sono dovuti al malfunzionamento della piattaforma fornita da Aria Spa, la centrale unica di acquisti regionale, con cui è in essere un contratto da 22 milioni di euro per gestire - fino a luglio - le prenotazioni dei vaccini.
Ma sia Guido Bertolaso, consulente per la campagna vaccinale massiva, sia Letizia Moratti hanno silurato Aria per sostituirla con Poste Italiane. «Tuttavia», chiariscono dalla Regione, «i problemi continueranno ancora per qualche giorno, almeno fino a fine mese, quando sarà avvenuto il passaggio da Aria a Poste Italiane».
lombardia lockdown lombardia lockdown ATTILIO FONTANA ANNUNCIA CHE LA LOMBARDIA PASSA IN ZONA GIALLA