Estratto dell’articolo di Fabio Pavesi per ''il Fatto quotidiano''
CARLO DE BENEDETTI FANPAGE
Doveva essere un grande veicolo che investiva (guadagnandoci) capitali in imprese votate al successo. Nel tempo la ex Management e capitali - divenuta M&C e quotata a Piazza Affari - la creatura finanziaria personale di Carlo De Benedetti si è svuotata fino all’ultima resa.
Quella di pochi giorni fa che ha visto il veicolo liberarsi definitivamente, con perdite milionarie incluse, dell’unico suo investimento diretto. Quello nella compagnia tedesca Treofan Holdings Gmbh, un gruppo da 410 milioni di ricavi e attivo nella produzione di film in polipropilene per l’industria alimentare, di cui M&C era padrona con il 98% del capitale. Un mordi e fuggi quello di De Benedetti dato che appena nel 2017 la M&C era addirittura salita nel capitale di Treofan, dal 42% che deteneva da anni al 98%.....
CARLO E SILVIA DE BENEDETTI A SANKT MORITZ
. Pochi mesi, un lampo di tempo ed ecco che dopo aver acquisito il controllo totale, M&C ha prima venduto le attività americane del gruppo e infine l’intera società…..
... Qualcosa nel fiuto del vecchio patriarca della finanza italiana deve essersi guastato per rimediare una fuga così precipitosa. Prima entra con il 42% nell’azienda tedesca, mettendola a bilancio per 41 milioni. Poi si compra il restante del capitale per altri 46 milioni. Subito dopo la decisione di uscire del tutto.
Eppure era arrivata un’offerta da un fondo nel 2016 per rilevare il gruppo valutando l’equity per 85 milioni. Carlo De Benedetti azionista principe di M&C con il 54% del capitale posseduto dalla sua Per Spa, rigettò al mittente l’offerta ritenendola non congrua. E al contrario si mise a rilevare un 45% ulteriore…..
.. l’assalto a tappe al gruppo Treofan è costato alla finanziaria dell’Ingegnere 87 milioni di euro. Pochi mesi dall’acquisto et voilà la fuga……
... Treofan non appariva affatto una storia di successo. Un margine industriale di 20 milioni su 413 milioni di ricavi, ma utile operativo già in rosso e perdite per oltre 7 milioni negli ultimi due esercizi. Un patrimonio netto di 83 milioni ma debiti totali per 226 milioni. Non certo un gioiellino…
… Se la sua iniziativa fosse tutta privata si potrebbe fare spallucce, ma M&C è quotata e il 22% del capitale è in mano a piccoli azionisti che hanno visto, dalla prima notizia della cessione di Treofan ad agosto, precipitare il titolo da 0,177 euro a 0,052……
CARLO DE BENEDETTI
... M&C ha dovuto svalutare più volte il valore del suo investimento: l’ultima sforbiciata per 29 milioni tanto da portare il valore del 98% di Treofan a solo 18,5 milioni contro gli 87 cui era costata. L’ultimo bilancio di M&C Spa si è chiuso con una perdita di 31,4 milioni. Certo qualcosa M&C porterà a casa. Il prezzo di cessione è simbolico, solo 500mila euro, ma la finanziaria potrà contare sulla restituzione di un prestito soci da 29 milioni; più un dividendo da 19,9 milioni. Si stimano circa 50 milioni.
Ma parte di questi soldi vanno a rimborsare un prestito della Popolare di Sondrio che dagli iniziali 25 milioni è sceso a 17 milioni. In ogni caso una trentina di milioni sono andati bruciati nell’avventura lampo tedesca. Il patrimonio netto di M&C è sceso a 30 milioni dagli oltre 60 iniziali e la società si trova nelle more del 2446 del Codice civile.
BERLUSCONI E CARLO DE BENEDETTI
Non solo ma il 14% del capitale di M&C se l’è comprato la stessa società. Per M&C l’esborso è stato ai tempi di 50 milioni, oggi quei titoli valgono meno di 37 milioni. M&C non ha mai dato soddisfazioni ai suoi piccoli soci. Negli ultimi 5 anni il titolo ha perso oltre il 65% del suo valore……
…… Ma la M&C qualche soddisfazione la diede. Non ai piccoli soci, ma ai familiari dell’Ingegnere: nel passaggio tra la vecchia Cdb Web tech e la M&C presentata come fondo salva-imprese si consumò un’enorme speculazione. La Consob dopo lunghi accertamenti accertò nell’agosto del 2010 il reato di insider sui titoli di Cdb Web tech comminando sanzioni complessive per 3,5 milioni a carico di sette soggetti diversi (sei persone fisiche e una società). La società era Ca.Bim. e i soggetti fisici Davide Colaneri, Daniele Dolci, Renata Cornacchia, Augusto Girardini, Alberto Gianni, Una Donà Dalle Rose e Alessio Nati.
carlo de benedetti con la moglie silvia monti cornacchia
Ben tre delle persone coinvolte erano parenti di Silvia Cornacchia, in arte Silvia Monti, moglie di De Benedetti: Renata Cornacchia (la sorella), Una Donà delle Rose (la figlia) e Alessio Nati (il genero). Per tutti, compresi i tre familiari di De Benedetti, l'addebito fu di abuso di informazioni privilegiate. Secondo la ricostruzione della Consob, l’abuso sarebbe stato commesso nell'estate del 2005.
All'epoca, il 13 luglio del 2005, il cda di Cdb Web Tech decise di avviare una nuova attività come fondo salva-imprese sotto la nuova M&C. La notizia fu resa nota solo il 28 luglio successivo: in quel periodo sarebbero stati fatti acquisti ingenti da parte dei sanzionati, tra cui i familiari di Carlo De Benedetti, sul titolo Cdb Web Tech. Poi, all'indomani della pubblicazione del comunicato stampa, le posizioni sarebbero state cedute sul mercato, realizzando sensibili plusvalenze. Alla faccia del mercato e della trasparenza.
UNA DONA DALLE ROSE ALESSIO NATI