Estratto da corriere.it
JOE FORMAGGIO
«Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no? E anche la gente la pensa così». In diretta tivù, davanti a migliaia di persone collegate dal salotto di casa, Joe Formaggio non è riuscito a trattenersi. Ha concluso così, martedì sera, un racconto alla trasmissione Focus di Rete Veneta, dopo aver inveito contro i migranti accolti dalla rete di solidarietà: «Oggi sono andato in viale Milano a Vicenza, ero l’unico bianco.
Non mi piaceva e non piace nemmeno alla maggioranza delle persone. Non possiamo fare diventare l’Italia la seconda Africa, non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro». Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia è tornato di nuovo a far parlare di sé, e di nuovo per una polemica. Non per l’attività politica e amministrativa, ma perché è lui, con i suoi toni e comportamenti sopra le righe.
«Non abbiamo bisogno di immigrati»
Il titolo della puntata diceva già tutto: «Migranti senza fine e la furia di Poppea», un mix fra l’emergenza profughi e quella del maltempo. E polemizza di qua, polemizza di là, Formaggio è tornato protagonista.
JOE FORMAGGIO BY MACONDO
Fra un «non abbiamo bisogno di immigrati, sono un costo per l’Italia, non salvano il lavoro», «nel mio Comune non sono mai arrivati, ho murato l’unico posto disponibile», e «la maggioranza degli italiani non vuole vedere extracomunitari, balordi, gente che non fa niente, rom e sta bataria qua», è arrivato anche il discorso incriminato. A portarlo alla luce è stato il consigliere regionale del partito Democratico Andrea Zanoni, che era lì in diretta, nel salotto di Focus, assieme a Formaggio: «Ha pronunciato delle affermazioni razziste molto pesanti relative a discriminazioni sul colore della pelle - sottolinea Zanoni -. Credo che i suoi compagni di partito, a cominciare dalla premier Meloni, dovrebbero condannare pubblicamente queste gravi dichiarazioni di stampo razzista».
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Una lunga serie di boutade
Vicentino, classe 1977, laurea in ingegneria, manager alle acciaierie Valbruna, sindaco per dieci anni ad Albettone, Formaggio di «sparate» ne ha collezionate un bel po’: contro i gay, i musulmani, i rom, i migranti. Fra fotografie mentre imbraccia una mitraglietta semiautomatica e accuse di molestie sessuali in Consiglio regionale (ai danni della collega Milena Cecchetto), continua a far discutere.
Nel 2018 è stato condannato per comportamento discriminatorio e incitamento all’odio razziale. Due associazioni lombarde lo avevano denunciato e fu condannato a risarcirle con 12 mila euro; un’altra condanna era stata «ripagata» con un anno di servizi sociali, e lui stesso racconta di aver servito anche pasti alla Caritas. E, alla lunga, pare che questa sua capacità di attirare l’attenzione e scatenare polemiche sia un’altra buona motivazione per continuare a invitarlo in tivù.
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