Enrico Girardi per il Corriere della Sera
boheme
È strepitosa La Bohème che ha inaugurato la stagione d' opera del Comunale di Bologna (in scena fino a domenica), e che viene trasmessa stasera su Rai5 alle 21.15. Uno di quei rarissimi casi di spettacolo d' opera in cui la regia è teatro al cento per cento e ogni frase musicale è messa a fuoco come meglio non si potrebbe. Parlare di magia non è un' iperbole.
boheme
La si respira nell' aria. I cantanti, i loro corpi, la loro vocalità, i loro gesti, remano nella direzione di una verità teatrale che nella durezza senza consolazione della messinscena di Graham Vick non tralascia di rendere visibili i più minuti dettagli, detti o non detti, del dramma pucciniano. Il cadavere di Mimì abbandonato sotto un telo nella squallida mansarda è l' immagine raggelante della giovinezza finita. Che era già finita, invero, in quella vita in cui spensieratezza e allegria mascherano una desolazione che viene da lontano. In cui il sogno è illusorio come una siringa di eroina.
VICK
Che Michele Mariotti sia direttore di talento, si sa. Ma in questa sua esecuzione non ci sono solo talento e brillanti intuizioni. Lo scavo psicologico e la cura di ogni parola musicale sono tali da non negare il manto delle morbide carezze ma da lasciare intravedere cosa nasconde. Non è una Bohème lacrimevole, è tragica.
Non chiude un' epoca, è già affacciata su quella a venire. Gli interpreti devono aver lavorato duro. Tutti bravissimi. E lode ai protagonisti Francesco Demuro, Mariangela Sicilia (la sua Mimì è un angelo), Nicola Alaimo, Hasmik Torosyan. Eloquente il lungo raccoglimento prima che scroscino gli applausi.
boheme boheme mahagonny di graham vick 3