giuseppe pignatone
DAGONOTA
Essì, la magistratura ha cambiato musica.
A Roma, il nuovo capo della Procura di Roma, Michele Prestipino è cresciuto nell’ombra di Giuseppe Pignatone che è passato direttamente dalla “bocciatura” definitiva in Cassazione di “Mafia Capitale” alla Presidenza del Tribunale del Vaticano.
Ora ha fra le mani il caso Marogna-Becciu. Vorrà riscattarsi dalla sconfitta sul caso “Buzzi-Carminati”? O la povera coppia di fatto Marogna-Becciu sarà solo gli obiettivi mediatici utili a coprire la vasta rete di intrecci dentro e fuori il Vaticano?
buzzi carminati
Lo “sfottò” continuo e pubblico di Salvatore Buzzi, tornato libero, ha raggiunto un livello poco sopportabile, e il nuovo capo della Procura di Roma non attende l’ora di affrancarsi dal modello del suo predecessore: collegialità, delega, passo indietro rispetto al rapporto con la politica, svuotando i cassetti dei tanti dossier ancora in attesa di essere ripescati.
luca palamara
Il caso Palamara, cresciuto dentro gli assetti precedenti del CSM e degli incroci con molte procure italiane ma soprattutto quella romana, ha talmente incrinato la credibilità della magistratura italiana, che la voglia di riscatto di molti procuratori è tale da ricominciare una stagione di inchieste e di sentenze esemplari (vedi a breve Eni e vedi l’altro ieri MPS/Profumo: a proposito, quali saranno le conseguenze di questa sentenza di primo grado all’interno di Leonardo? Qualcosa già si muove, esternamente ed internamente).
MICHELE PRESTIPINO
Inoltre la stessa aria di cambiamento che si comincia a respirare alla Procura di Roma, la si comincerà a respirare presto in altre Procure importanti. Il nuovo CSM sarà foriero di scelte e novità che faranno aprire i cassetti un po’ ammuffiti di Milano, Palermo, per citare solo due tribunali.
Luigi Di Maio Alessandro Profumo
Attendiamoci poche inchieste mediatico-spettacolari ma più rilevanti, insieme a diverse sentenze esemplari. La Magistratura vuole dimostrare la propria autonomia rispetto agli altri poteri.