Estratto dell’articolo di Chiara Viglietti per “La Stampa”
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[…] «Sacha è malato, ha problemi psichici». Se ha ucciso, lo ha fatto perché in preda ai suoi fantasmi. Non sono spuntati dal nulla, l'ultimo giorno di vacanza in Italia. Ma sedimentavano da tempo. Lo abitavano già dentro ad Amsterdam.
Parola di madre: la madre di un assassino, un ragazzo che a vent'anni ha finito a coltellate Haring Chang, che era suo padre. Ma era anche il marito di lei, Marylke Chang, la madre del killer. Poi si è accanito sull'amico di famiglia, il medico Lambertus Ter Horst - olandese come loro - che li aveva invitati nella casa in Italia. Nel cuore di una trama di boschi, a Montaldo Mondovì: trasformati in un teatro e il suo doppio. Di morte e di fuga: lunghe come due giorni e due notti.
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Ieri sera, a Mondovì, Marylke Chang ha incontrato il legale del figlio, Luca Borsarelli. E a lui ha spiegato il mondo di Sacha. Il suo buco nero: «È malato da tempo. La mamma ha confermato che esiste una documentazione medica che attesta una patologia mentale pregressa di Sacha. Se verrà comprovata, chiederemo al giudice la perizia psichiatrica», conferma l'avvocato. «Altro non posso dire per vincolo professionale».
E infatti nulla più dice. Tace come tutti. Come Sacha che fa scena muta da quando è stato arrestato dopo due giorni da fantasma nei boschi. Trovato infine, venerdì mattina, davanti a una chiesetta. Dormiva, sfinito. Non parlerà neppure domani durante l'udienza di convalida del fermo in tribunale a Cuneo.
[…] Per provare a dare le prime, in queste ore, la famiglia di Sacha riprenderà la strada del ritorno verso Amsterdam. «Torneremo a casa domani», ha detto la madre. Lì vogliono mettere insieme le prove.
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Chiamare in causa lo psichiatra e la struttura di appoggio che aveva in cura Sacha e tentava di salvare il figlio. Ora tocca a loro, a chi resta, scongiurare il fine pena mai. Perché è questo l'orizzonte peggiore: che si faccia strada o si irrobustisca l'ipotesi, per la Procura di Cuneo, di un omicidio premeditato. Quello senza follia. Da ergastolo.
Quello che fa dire agli investigatori che «finora non sono stati raccolti elementi oggettivi» che comprovino o viceversa smentiscano un disagio di natura psichica. E allora aprono al rebus, al dilemma: come ha fatto un ragazzo, perso nei suoi abissi, a sfuggire per due giorni a una provincia intera che lo accerchiava con carabinieri, cacciatori, cani molecolari, elicotteri? La domanda potrebbe anche valere all'inverso: come ha fatto, e se lo chiedeva un cacciatore, ad attraversare certi rovi impenetrabili capaci di oscurare persino il giorno, se non fosse stato guidato dai suoi demoni?
[…] Per la mamma di Sacha le risposte stanno, anche, in una perizia psichiatrica. Mentre lei sta dalla parte del figlio. Scontato? Non proprio. Per gli investigatori italiani Marylke Chang risulta parte offesa. Ne avrebbe ampiamente diritto: era la moglie di un uomo ucciso per mano di un assassino. Ma quell'assassino è e resta suo figlio. E ci sono ragioni che non si piegano alla logica del «secondo la legge».
Lambertus Ter Horst - l'amico di famiglia ucciso da sacha chang
Passano semplicemente dalla pelle al cuore, tipo queste: «Stiamo dalla parte di Sacha, non ci costituiamo parte civile», ha confidato la donna. Dal carcere lui le ha chiesto un abbraccio. Quel «great hug» detto in inglese che sua madre voleva restituirgli fin da subito: da quando le hanno fatto incontrare Sacha dopo l'arresto. […]
Lambertus Ter Horst - l'amico di famiglia ucciso da sacha chang Sacha Chang Sacha Chang la casa di montaldo mondovi dove Sacha Chang ha ucciso il padre e un amico di famiglia sacha chang IL LUOGO DEL RITROVAMENTO DI SACHA CHANG