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    LA MANIFATTURA CINESE TORNA A CRESCERE, E MILANO GODE (+1%) - SPREAD 335 - SEA: PRONTA A INTEGRARE IL PROSPETTO DOPO LE ACCUSE DI GAMBERALE - PROTO: VENDO CASA DI BERLUSCONI A CANNES PER 20 MILIONI, MA NON LI VALE - EINAUDI: ITALIA COME LA CONCORDIA, INCAGLIATA DAL 2007 - ARGENTINA: RISCHIO DEFAULT SUI BOND AMERICANI - ISTRUTTORIA ANTITRUST SU GENERALI, FONSAI E UNIPOL…


     
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    1- BORSA: PECHINO DA' LA CARICA A INDICI, MILANO (+1%) CHIUDE SUI MASSIMI
    Radiocor - Senza il faro di Wall Street, le Borse europee salgono in scia al balzo della manifattura cinese, che torna a crescere dopo 13 mesi. In attesa di novita' sulla Grecia (l'Eurogruppo decisivo e' previsto per lunedi') i listini del Vecchio Continente - con quelli americani chiusi per il Thanksgiving Day - chiudono sui massimi, con Milano che avanza dell'1,03%. A Piazza Affari, che bissa cosi' il rialzo di ieri, brilla Buzzi Unicem (+4,7%) grazie ai giudizi positivi di Bernstein (che sottolinea l'esposizione a mercati in crescita come la Germania) e di Ubs.

    CINA ATTIVITa MANIFATTURIERACINA ATTIVITa MANIFATTURIERA

    Rimbalzano Mediaset (+3,9%) ed Exor (+2,8%); recupera terreno anche Enel Green Power (+2%) che si e' aggiudicata per costruire un impianto eolico da 102 MW in Messico. Positiva anche Fiat Industrial (+1,5%) dopo il via libera dei consiglieri indipendenti di Cnh alla fusione. In coda al listino Autogrill (-0,2%) e le utility, a partire da Snam (+0,1%). Sul resto del listino balza ancora Antichi Pellettieri (+45%) che in due giorni, dopo l'accordo sul debito, ha raddoppiato le quotazioni. L'euro avanza ancora sul dollaro e tocca quota 1,288 , mentre il petrolio ripiega leggermente con il Wti che perde lo 0,21% a 87,20 dollari.

    VITO GAMBERALEVITO GAMBERALE

    2- SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 335 PUNTI
    (ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 335 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni al 4,78% Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi termina a 422 punti base con il tasso dei Bonos al 5,65%.

    Giuseppe Bonomi www agrpress itGiuseppe Bonomi www agrpress it

    3- SEA: PRONTA A INTEGRARE PROSPETTO IPO DOPO ACCUSE DI F2I
    Radiocor - Sea e' pronta a integrare il prospetto informativo dell'Ipo dopo lo scambio di lettere e la richiesta di informazioni sensibili (sul traffico aereo degli ultimi mesi e sui crediti) da parte del socio privato F2i. L'ipotesi, secondo quanto risulta a Radiocor, e' attualmente allo studio della societa' che entro la serata di oggi prendera' una decisione definitiva in materia. In parallelo continuano costantemente i contatti tra Consob e Sea sul processo di collocamento, con la Commissione che monitora da vicino l'intera operazione. Gia' ieri sera, un comunicato di Sea aveva risposto nel dettaglio ai quesiti di F2i e ai dati che, secondo il fondo, non erano stati comunicati al mercato nel prospetto. Ora, un'integrazione del documento d'offerta consentirebbe di fare un ulteriore passa avanti sul dossier.

    Alessandro ProtoAlessandro Proto

    4- ALESSANDRO PROTO (PROTO CONSULTING, FINANZIERE E IMMOBILIARISTA) A LA ZANZARA SU RADIO 24: "VENDO VILLA DI BERLUSCONI A CANNES A 20 MILIONI, MA NON LI VALE".
    "Vendo una delle residenze di Berlusconi. Non è Villa Certosa ma un'altra villa a Cannes. La vendiamo a venti milioni di euro, ma non li vale quei soldi". Lo aveva detto Alessandro Proto, 38 anni, immobiliarista e finanziere, titolare della Proto Consulting, alla Zanzara su Radio 24. Candidato alle primarie del Pdl, sarebbe indagato per truffa e aggiotaggio dalla procura di Milano. L'inchiesta riguarda le comunicazioni al mercato della Proto Consulting, alcune operazioni immobiliari e 'Caronte', un fondo riferibile allo stesso Proto. Secondo l'agenzia Radiocor, inoltre, la procura starebbe valutando anche l'ipotesi di bancarotta. Il finanziere giorni fa alla Zanzara su Radio 24 aveva espresso commenti sui suoi colleghi di partito.

    Su Alfano "Non ha il quid, - aveva sostenuto alla Zanzara - è un professionista della politica. Più che delfino è un salmone, nuota controcorrente, dice una cosa e il giorno dopo dice il contrario, non è un tipo risoluto". Su Samorì affermava che "rappresenta se stesso. Non lo conosco e non ci tengo a conoscerlo". Su "gente come" Cicchitto, Gasparri e La Russa - aveva commentato a Radio 24 - "servono per i nuovi. Altrimenti chi ti indica dove sono i cessi di Montecitorio? Loro conoscono i meccanismi della politica".

    concordia dal giglioconcordia dal giglio

    5- CRISI: RAPPORTO EINAUDI, ITALIA COME LA CONCORDIA, 'INCAGLIATA' DAL 2007
    Radiocor - Dal 2007 l'Italia e' scivolata all'ultimo posto tra i Paesi del G7 per quanto riguarda la percentuale di crescita del Pil. Situazi one che, secondo le stime del Fondo monetario internazionale, sara' confermata almeno fino al 2017, anno in cui l'Italia sara' l'unico tra i grandi paesi industrializzati ad essere ancora al di sotto dei livelli pre crisi. E' quanto emerge dal diciassettesimo rapporto sull'economia globale e l'Italia pubblicato dal centro di ricerca Luigi Einaudi in collaborazione con Ubi Banca, curato da Mario Deaglio.

    Il rapporto si chiede quindi se per il periodo 2007-2017 si possa parlare di un 'decennio perduto' dal nostro paese. Presentando il rapporto, Deaglio prende quindi a prestito l'immagine della nave Costa Concordia riversa sul fianco al largo dell'isola del Giglio, che rappresenta l'economia italiana incagliata 'piu' per debolezza del sistema che per problemi tecnici'. Dopo il +1,5% fatto segnare in media dal pil italiano nel decennio 1990-200, si e' passati dal +1% del periodo 2001-2007. La crisi ha visto l'Italia scivolare a -0,9% tra il 2008 e il 2012, mentre per l'arco di tempo che va dal 2013 al 2017 le pr evisioni sono per un +0,6%, che non sara' sufficiente nemmeno per tornare ai livelli di dieci anni prima.

    Cristina KirchnerCristina Kirchner

    6- ARGENTINA: PESANTI RIBASSI PER BOND E AZIONI DOPO SENTENZA NY
    Radiocor - Il mercato dei bond dell'Argentina e' in forte ribasso in avvio di contrattazioni a Buenos Aires dopo che un giudice del tribunale federale di New York, Thomas Griesa, ha ordinato al paese di risarcire 1,3 miliardi di dollari a fondi speculativi che non avevano aderito alla ristrutturazione dl debito dopo il default del 2001.

    L'Argentina rischia dunque ora di non riuscire a pagare i 3,14 miliardi di dollari che aveva in programma di versare per bond e interessi in scadenza il 15 di dicembre a meno di riuscire a ottenere ragione in appello. In avvio di scambio i warrant denominati in dollari legati all'andamento del pil calano dell'8,8% mentre quelli denominati in pesos scendono del 4,9%. In forte calo anche il mercato azionario che cede il 2,9%. Secondo Alberto Bernal, di Bulltick Capital Markets, la sentenza del tribunale di New York aumenta le possibilita' che l'Argentina faccia default sui warrant e altri bond emessi in base alla legge di New York.

    CARLO CIMBRICARLO CIMBRI

    7- TRASPORTO PUBBLICO: ISTRUTTORIA ANTITRUST SU GENERALI, FONSAI E UNIPOL
    Radiocor - L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un'istruttoria nei confronti di Generali, Ina Assitalia, Fondiaria Sai e Unipol per una possibile intesa restrittiva della concorrenza nelle gare per i servizi di copertura assicurativa RC Auto del trasporto pubblico locale. La decisione - precisa una nota - e' stata presa nella riunione del 14 novembre. Nel mirino dell'Antitrust vi sono 45 gare indette da otto aziende di trasporto locale, 35 delle quali andate deserte, mentre 10 hanno avuto come unica offerta quella della societa' che gia' forniva il servizio.

    GIOVANNI PITRUZZELLAGIOVANNI PITRUZZELLA

    Secondo il provvedimento, notificato oggi alle parti nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, le segnalazioni arrivate all'Antitrust e altre informazioni acquisite 'evidenziano un andamento ripetuto di gare deserte o di mancata partecipazione delle compagnie assicurative alle procedure ad evidenza pubblica indette dalle Aziende di Trasporto pubblico locale'. Come conseguenza, nella maggior parte dei casi 'l'aggiudicazione del servizio e' avvenuta e continua ad avvenire attraverso trattativa privata, a beneficio della compagnia storicamente affidataria del servizio, con un consistente incremento dei premi nel corso degli anni'.

    8- PETROLIO: FIRMATO ACCORDO ACQUISTO ROSNEFT 50% BP IN TNK-BP
    (ANSA) - Rosneft e Bp hanno annunciato oggi di aver firmato gli accordi definitivi per l'acquisto da parte del colosso petrolifero statale russo del 50% di azioni detenute dalla società britannica nella jv Tnk-Bp, terzo produttore russo di oro nero. In cambio Bp riceverà in un primo tempo 17,1 miliardi di dollari e il 12,84% del capitale di Rosneft, poi potrà acquistare un altro 5,66% di Rosneft dallo Stato russo per 4,8 miliardi di dollari, facendo salire la sua partecipazione complessiva al 19,75%.

    ROSNEFTROSNEFT

    Rosneft ha reso noto di essere "in uno stadio avanzato di negoziazioni con il consorzio AAR per siglare un accordo definivito sull'acquisizione del restante 50% in Tnk-Bp" per 28 miliardi di dollari. Dopo tale operazione, Rosneft diventerà il primo produttore di petrolio al mondo tra quelli quotati in borsa. La transazione è stata approvata dal governo russo ma non ancora dalle autorità per la concorrenza.

    In ogni caso dovrebbe essere finalizzata entro il primo semestre 2013. Nell'ambito di questa gigantesca operazione del valore complessivo di 61 miliardi di dollari, la più grande nel settore energetico dopo la fusione da 73,7 miliardi di dollari tra Exxon e Mobil nel 1999, Rosneft ha ottenuto un credito di 8 miliardi di dollari su un periodo di cinque anni da 16 banche internazionali.

    9- PREMIO «MADE IN USA» PER GLI ITALIANI DA ESPORTAZIONE...
    M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Curioso che debbano essere gli americani a dircelo. Ma, al netto del nostro provincialismo culturale che spesso non ci fa vedere cosa di buono facciamo, almeno nessuno potrà metterlo in discussione. Lunedì l'American Chamber of Commerce in Italy guidata da Simone Crolla premierà, alla presenza dell'Ambasciatore David Thorne, le aziende italiane che hanno investito negli Usa nell'ultimo anno.

    Che sia coraggio, opportunità legate alla crisi, voglia di vedere oltre, c'è chi non è rimasto con le mani in mano. Il pastificio Rana ha investito 80 milioni di dollari nel cuore dell'obamismo, Chicago, per alzare dal nulla uno stabilimento per paste e sughi. GranitiFiandre ha investito - curiosa coincidenza - anch'essa a Chicago per il nuovo headquarter statunitense.

    THORNE LEGGE IL DISCORSOTHORNE LEGGE IL DISCORSO

    Sofidel, che ai più non dice molto ma che ha invece un brand «ultrapop» come i rotoloni Regina, ha acquistato la Cellynne Holdings, produttrice con tre stabilimenti e 300 dipendenti, di carta tissue. Infine Impregilo si è aggiudicata in joint venture con Shimmick Construction (Usa) e Fcc Construction (Spagna) la commessa per la progettazione e la costruzione del nuovo ponte "Gerald Desmond" nella mitica Long Beach californiana (la quota Impregilo è pari a 195 milioni). L'AmCham premierà anche alcuni gruppi americani che si sono distinti per l'impegno in Italia, come Heinz Italia che ha investito 30 milioni nello stabilimento Plasmon di Latina. Ma, per una volta, lasciamoci dire che siamo stati bravi noi.

    10- AEB, DA BRESCIA LA BIOTECNOLOGIA PER LO CHAMPAGNE...
    A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Nello champagne francese c'è un po' di made in Italy. Aeb (Azienda enologica bresciana), forte delle sue 16 aziende in giro per il mondo, è riuscita a vendere le sue biotecnologie anche ai produttori di champagne. Di più: ha costituito una joint venture con una cooperativa di 3300 produttori della zona di Epernay e ha creato un laboratorio in loco per un servizio ad personam.

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    «I nostri esperti raccolgono campioni di mosto sul posto con un duplice vantaggio, analisi immediate e ricetta su misura per migliorare la "champagnizzazione"» spiega Gianni Ferrari, amministratore delegato insieme con Cesare Bianco di Aeb, azienda di cui hanno insieme una quota di circa il 15%, per la restante parte sotto il controllo di Investindustrial (che nel 2007 l'ha rilevata dal fondo PM&Partners e da Société Générale).

    La società nata a Brescia nel 1963 come piccola azienda familiare per la produzione di articoli per il vino, oggi è radicata in tutto il mondo nel campo delle biotecnologie (per la chiarificazione, fermentazione e purificazione del vino) e dei prodotti di processo utilizzati per il trattamento dei liquidi alimentari.

    Con una crescita media del 7,7% dal 2009 al 2011, il gruppo (con un fatturato 2012 di 71 milioni e 330 dipendenti) che ha appena messo a punto il piano industriale per il 2013-15, ha come obiettivo di continuare lo sviluppo (con un +6% all'anno nel triennio) puntando sul ridisegno della forza vendita con agenti dedicati; su una società di engineering per fornire ai clienti oltre ai prodotti biotecnologici anche le attrezzature; e sull'espansione geografica. Con l'obiettivo di raddoppiare le quote di mercato in Australia, Cile e Sud Africa; ma anche in Germania. E di entrare in Cina.

    11- LO SHOPPING GLOBALE DI GEICO...
    I.Tro. per il "Corriere della Sera" - Geico fa shopping all'estero e acquisisce sei nuove società di engineering in giro per il mondo. La società lombarda, specializzata negli impianti di verniciatura auto (fatturato 2011: 63 milioni, +53%; Ebitda: 4,4 milioni), consolida la propria presenza in tutto il territorio europeo acquisendo le sei società che hanno sede in Russia, Turchia, Ungheria, Regno Unito, Spagna e Francia.

    Le operazioni sono state realizzate grazie al partner Taikisha, colosso giapponese con il quale quest'anno sono arrivati ad un giro d'affari complessivo di 1,8 miliardi di euro (+34% rispetto al 2011), con più di 4000 dipendenti che operano in tutto il mondo. «Con queste acquisizioni - afferma Ali Reza Arabnia, presidente e CEO Geico - possiamo ribadire la centralità di Geico nel dialogo con le Case automobilistiche europee che, pur non investendo più di tanto nel Vecchio Continente, continuano però a investire nei BRIC, in Asia, in Nord Africa, negli USA, e preferendo le soluzioni tecnologiche europee». Una scelta strategica di enorme portata che punta sull'export, sui mercati emergenti e lo fa scegliendo basi operative interne ai paesi su cui si punta. Un modello alternativo che richiede potere d'acquisto e coraggio.

     

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