Here are the graphics we made at Intel. I work at @Nike innovation now so don’t work on them anymore so not sure all the details for this version but basically we used cameras and computer vision to track each athlete in each lane. Because the cameras were calibrated to specific… https://t.co/YUWVyV5wqe pic.twitter.com/y2TaLpWYwq
— Ashton Eaton (@AshtonJEaton) August 4, 2024
Estratto da www.repubblica.it
FINALE DEI 100 METRI - OLIMPIADI PARIGI 2024
Nei 100 metri olimpici più veloci di sempre, l’oro si nasconde nei dettagli. Noah Lyles e Kishane Thompson hanno tagliato il traguardo registrando lo stesso tempo (9.79), ma alla fine la medaglia più prestigiosa pendeva dal collo dello statunitense. Perché? Questione di millesimi (5), ma non solo.
Determinare il vincitore in diretta non è stato facile, tanto che lo stesso Lyles si era complimentato con il rivale credendo di essere arrivato secondo. In effetti, riguardando il fotofinish, Thompson taglia il traguardo per primo. Il suo piede destro (corsia 4) è davanti al sinistro di Lyles (corsia 7). Ma allora come è possibile che non abbia vinto il giamaicano?
Per fare chiarezza bisogna sfogliare le pagine del regolamento: vince chi taglia per primo il traguardo con il petto, non con il piede. Lyles ha beffato Thompson portando avanti il suo torace, usando una tecnica comune ai velocisti, che all’arrivo spingono la testa in avanti. L’apparenza aveva ingannato quei tifosi meno esperti che, mutuando il criterio del fuorigioco dal mondo del calcio, avevano tracciato una linea immaginaria sul piede del primo arrivato (Thompson). [...]
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