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CON LA FINANZIARIA TUTTI I NODI DI MELONI SONO ARRIVATI AL PETTINE E DAVANTI ALLE DOMANDE, SBROCCA
1-MIGRANTI, MELONI CERCA UN ASSE CON IL QUIRINALE PIANTEDOSI: "I SERVIZI SEGRETI FACCIANO DI PIÙ"
Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”
giorgia meloni consiglio dei ministri
All'opinione pubblica «è difficile spiegare quello che succede». Ma Giorgia Meloni vorrebbe che almeno al Quirinale e al mondo cattolico le cose arrivassero in maniera più chiara. L'immigrazione è, insieme alla manovra, il tema che toglie il sonno alla premier e come tutte le partite più delicate, a gestire il coordinamento tra i ministri sarà Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con buoni uffici al Colle e non altrettanto fluidi in via Bellerio, sede della Lega che sta tornando a ribollire.
Ripensare la gestione dei dossier dei migranti, affidandoli nelle mani di quello che Matteo Salvini percepisce come un avversario, è una maniera per cercare di togliere al leader della Lega uno strumento di propaganda in vista delle Europee. In via della Scrofa si osserva con preoccupazione il ritorno della retorica salviniana sui "decreti sicurezza" e Mantovano cercherà quindi di mettere un argine, attraverso il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr).
giorgia meloni
Dalla Lega però si rifiuta l'idea che il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sia stato di fatto commissariato. Anzi, proprio dal Viminale è arrivata nei giorni scorsi la richiesta di un impegno dell'intelligence per cercare di affrontare una situazione ormai fuori controllo, non tanto nel sistema dell'accoglienza, che secondo Piantedosi sta reggendo, ma per cercare di monitorare le partenze.
Secondo quanto l'ex prefetto di Roma ha riferito ai suoi colleghi, infatti, soprattutto in Tunisia, serve un maggiore lavoro di analisi per capire chi ci sia dietro al numero di spropositato di imbarcazioni di tutti i tipi che si lanciano verso le coste italiane. Chiedere di coinvolgere al massimo i servizi segreti vuol dire anche chiamare alle proprie responsabilità Palazzo Chigi, e quindi lo stesso Mantovano.
sergio mattarella giorgia meloni alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa
Quello che Piantedosi spiega spesso ai suoi interlocutori è che il lavoro del ministero dell'Interno comincia quando le persone arrivano in Italia, mentre la vicenda migratoria, specie nell'accezione che Meloni sottolinea spesso, è molto più ampia e coinvolge necessariamente diplomazia e servizi segreti. […]
2-CRESCE IL NUMERO DI MIGRANTI, ZAIA: «SOLO L'8% OTTIENE LO STATUS DI RIFUGIATO»
Estratto da www.veneziatoday.it
[…] Il presidente della Regione, Luca Zaia, durante il punto stampa di stamattina ha ricordato che «in Veneto stiamo ospitando 9mila migranti» e che «solo l'8% di quelli in arrivo otterrà lo status di rifugiato. Questo vuol dire che 92 persone su 100 sono migranti economici. Rischiamo di togliere posto ai "profughi veri", quelli che fuggono dalla fame e dalle guerre».
MIGRANTI A LAMPEDUSA
A questi si sommano «15mila ucraini che stiamo ospitando» e un altro numero «inquantificabile» proveniente dalla rotta balcanica. «Dobbiamo prendere atto che stiamo cambiando radicalmente la fisionomia della nostra comunità - ha aggiunto - e dovremo cambiare una serie di servizi sanitari, educativi e sociali che forniamo. Sarà un cambiamento che rischia di avere una penalizzazione per i nostri cittadini». […]
matteo salvini MATTEO SALVINI AL MEETING 2023 DI CL A RIMINI sergio mattarella al meeting di cl 2023 luca zaia contestato alla festa della lega a cervia 5