• Dagospia

    LA MELONI SI È “MES” IN MEZZO. E SCHOLZ SBRAITA – IN EUROPA SI LITIGA SULLE BANCHE: LA COMMISSIONE UE DOMANI PRESENTA LE NUOVE REGOLE PER EVITARE CRISI IN STILE SVB E CREDIT SUISSE. IL TESTO PREVEDE DI ALZARE LE SCORTE MINIME DI CAPITALI DEGLI ISTITUTI – LA GERMANIA SI OPPONE E RICORDA CHE NON C'È BISOGNO DI NUOVE NORME, PERCHÉ IL MECCANISMO DI STABILITÀ PREVEDE GIÀ UNO “SCUDO”. PECCATO CHE, SENZA LA RATIFICA DI ROMA, SIA INUTILIZZABILE… 


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell'articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

     

    giorgia meloni olaf scholz giorgia meloni olaf scholz

    Il nuovo fronte di scontro dentro l’Unione europea ha due nomi: banche e Mes. E sono due gli epicentri della lite: Roma e Berlino. Sullo sfondo, però, resta la grande accusa che i partner europei muovono al governo Meloni: il Mes. Il Meccanismo di Stabilità che il nostro Paese non ha ancora ratificato lasciandolo nel limbo dell’inutilizzabilità.

     

    Tutto ruota sul provvedimento che domani la Commissione Ue presenterà. Si tratta delle nuove regole contro le crisi bancarie. Sostanzialmente l’esecutivo comunitario propone di alzare le scorte di capitali in particolare per gli istituti piccoli e medio-piccoli. Gli esempi recenti dell’americana Svb e della svizzera Credit Suisse hanno costretto ad una accelerazione.

     

    […]

     

    giorgia meloni a bruxelles giorgia meloni a bruxelles

    L’obiettivo è tutelare i correntisti e gli utenti, sulla base del “pubblico interesse”, dagli eventuali rischi di fallimento. E toccherà alla Bce stabilire, caso per caso, a quanto ammonterà la quota di garanzia da conservare in caso di necessità.

     

    […]  È stato in particolare il governo tedesco a protestare. Pochi giorni fa il ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner, ha spedito tre lettere: […] voleva richiamare l’attenzione sulla circostanza che in Germania esistono già delle misure analoghe, gli Ips (contratti volti a garantire liquidità), e invitava a parificare questo strumento a quelli previsti nella proposta della Commissione. «Altrimenti - scrive Lindner - non siamo in linea con gli accordi presi» e «porterebbe a negoziati molto difficili». Ossia non supererebbe l’esame del Consiglio europeo. Una minaccia esplicita. […]

    giorgia meloni al consiglio europeo di bruxelles giorgia meloni al consiglio europeo di bruxelles

     

    Ma dietro l’aut-aut di Berlino. C’è dell’altro. Non c’è solo il giudizio critico sul provvedimento. C’è un riferimento implicito - ma che diventa decisamente esplicito nei contatti informali - al Mes. Perché? Perché all’interno del Meccanismo di Stabità è previsto un “scudo” anche per le crisi bancarie. Un modo per dire alla Commissione: prima di intervenire con regole ulteriori, mettete l’Ue in condizione di sfruttare quelle già fissate. E quindi costringete l’Italia a ratificarlo.

     

    GIANCARLO GIORGETTI GIANCARLO GIORGETTI

    Non a caso, sebbene l’equiparazione delle “piccole” banche alle “grandi” metta in difficoltà in primo luogo il sistema del credito tedesco e italiano, il governo del nostro Paese non ha mosso un dito. Basti pensare che l’Abi, l’associazione delle banche italiane, ha sottolineato da tempo che l’estensione della risoluzione agli istituti di minori dimensioni non è una soluzione efficiente e che gli interventi preventivi sono molto meno costosi.

     

    Giancarlo Giorgetti con il presidente dell'eurogruppo Paschal Donohoe Giancarlo Giorgetti con il presidente dell'eurogruppo Paschal Donohoe

    Eppure, appunto, Meloni e Giorgetti che hanno fatto una bandiera della difesa dell’interesse nazionale, non hanno mosso alcun appunto. Protestare sulla proposta della commissione equivaleva a riaprire il fronte del Mes.

    viktor orban giorgia meloni ursula von der leyen viktor orban giorgia meloni ursula von der leyen GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport