Ilario Lombardo per lastampa.it
augusta montaruli e giorgia meloni
Augusta Montaruli, feldmarescialla di Giorgia Meloni nella commissione parlamentare di Vigilanza Rai ammette, di fatto, che il monologo di Antonio Scurati è stato cancellato da Raitre per motivi politici. Lo dice in un passaggio dell’intervista che ha rilasciato al Messaggero:
«La domanda che dobbiamo porci è: posto che la libertà di parola va garantita a chiunque, un monologo contro il presidente del Consiglio sulla tv pubblica sarebbe stato considerato normale in un altro Paese? La sinistra avrebbe accettato un monologo contro Schlein o Gentiloni?».
antonio scurati
A quale Paese si riferisca Montaruli, non è dato sapere. Forse nell’Ungheria di Viktor Orban, alleato di ferro di Meloni, la televisione che riceve contributi pubblici si deve mettere sull’attenti con il governo. Fa nulla poi che il discorso partiva dall’omicidio di Giacomo Matteotti e, in vista del 25 aprile, ricordava che né Meloni né il gruppo dirigente di FdI hanno ancora pronunciato la parola «antifascismo», cuore della Costituzione sulla quale la premier ha giurato.
antonio scurati
Per la deputata Montaruli, ex sottosegretaria, costretta un anno fa a un passo indietro dopo la condanna per peculato (per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari in Piemonte), ha ragione Meloni: «A Scurati era stato offerto un compenso abnorme per leggere un minuto di monologo». Un’affermazione che però appare in contraddizione con la domanda stessa che si pone Montaruli. E allora delle due l’una: Fratelli d’Italia considera giusta l’epurazione perché il compenso era troppo alto o perché non è normale un monologo sulla Rai contro la premier in nome dell’antifascismo?
giorgia meloni augusta montaruli
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