1. ISW, MOSCA USA LA MINACCIA NUCLEARE PER CONTROLLARE L'OCCIDENTE
VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI
(ANSA) - Sembra che il Cremlino stia nuovamente intensificando una campagna di controllo riflessivo per influenzare le decisioni dell'Occidente con minacce nucleari e manipolazioni diplomatiche: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw).
Il controllo riflessivo, spiega il rapporto del centro studi statunitense, è un elemento chiave degli strumenti di guerra ibrida della Russia: si tratta di una tattica basata sul modellamento di un avversario con operazioni retoriche e informative mirate, in modo che l'avversario intraprenda volontariamente azioni vantaggiose per la Russia.
VLADIMIR PUTIN
Il matematico sovietico Vladimir Lefebvre, ricorda l'Isw, definì il controllo riflessivo come "il processo di trasferimento delle ragioni per prendere una decisione" a un avversario attraverso "provocazioni, trame, finzioni, creazione di oggetti falsi e bugie di ogni tipo".
La Russia ha spesso utilizzato le armi nucleari nel corso dell'invasione dell'Ucraina per indurre l'Occidente a smettere di fornire sostegno militare a Kiev, conclude il rapporto, e queste armi nucleari sono diventate una forma di controllo riflessivo utilizzata di frequente da Mosca.
2. LA BOMBA PRIMA DELLE EUROPEE COSÌ MOSCA SPAVENTA GLI ELETTORI PER AIUTARE I PARTITI ANTI UCRAINA
Estratto dell’articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”
VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI
Quando gli studiosi del think tank berlinese Swp hanno deciso di contare tutte le volte che la Russia ha citato le armi nucleari a scopo intimidatorio durante la guerra in Ucraina, per spaventare i governi occidentali e i loro elettori, sono arrivati a sessantasei – e lo studio si fermava all’estate 2023. Poi ce ne sono state molte altre.
[…]
Quest’ultima volta non c’era una ragione precisa, se non questa: si è accorto che lo spauracchio nucleare russo ha un effetto inibitorio sull’Occidente, crea incertezza nell’opinione pubblica e rallenta le spedizioni di aiuti militari verso l’Ucraina.
Adesso non ce lo ricordiamo più per colpa della nebbia della guerra, ma l’inizio dell’invasione, nel febbraio 2022, è stato il periodo nel quale le minacce di una escalation atomica da parte della Russia sono state più forti. Poi la frequenza si è diradata.
CHASIV YAR DISTRUTTA DAI RUSSI
Ora, a un mese dalle elezioni per il Parlamento europeo - spargendo il panico tra gli elettori a tutto vantaggio dei partiti contrari all’invio di aiuti militari all’Ucraina, e quindi a vantaggio anche di Mosca - il ministero della Difesa russo annuncia per la prima volta esercitazioni di terra con le armi nucleari tattiche. Come in ogni prima volta, soltanto dopo capiremo che cosa hanno voluto fare i militari russi.
È possibile vogliano oliare la procedura per muovere e lanciare le piccole bombe atomiche, che coinvolge una complessa catena di comando e alcuni passi pratici, a seconda del vettore che scelgono: missili? Missili lanciati da sottomarini? Artiglieria? Bombardieri?
ELEZIONI EUROPEE
Inoltre è possibile che vogliano testare la possibilità di far manovrare le truppe anche in un ambiente vicino all’area colpita – per simulazione – da un’atomica tattica, che potenzialmente è contaminata. Ma sappiamo già che cosa hanno voluto fare a livello politico: lanciare l’ennesimo messaggio aggressivo contro i governi alleati dell’Ucraina.
Le nucleari tattiche si chiamano così per distinguerle da quelle strategiche, che sono molto più potenti e da decenni aspettano nei silos l’inizio di una guerra termonucleare globale – e anche la sua fine, pochi minuti dopo.
VLADIMIR PUTIN CON I SOLDATI RUSSI
Le armi tattiche per potenza e dimensioni sono molto più ridotte: vanno dagli 0,3 kilotoni ai cinquanta kilotoni, dove la bomba di Hiroshima – che ancora adesso è il termine di paragone per capire che cosa fanno le bombe atomiche quando sono usate contro un bersaglio reale – era da quindici kilotoni.
Alcuni osservatori pensano che se i militari russi dovessero usare un’arma nucleare tattica lo farebbero a scopo dimostrativo e quindi non contro un bersaglio preciso, ma in un luogo aperto senza un particolare valore dal punto di vista della guerra.
Ma questo, come avverte l’Amministrazione Biden, non eviterebbe la reazione diretta da parte degli Stati Uniti, che potrebbe arrivare in via convenzionale – per esempio con l’affondamento delle navi russe alla fonda nei porti militari del Mar Nero.
putin a pechino con le due valigette nucleari
[…] Anzi, c’è il grande problema, dal punto di vista di Mosca, della presenza delle truppe russe in Ucraina: il ministero della Difesa non è mai stato molto protettivo con le centinaia di migliaia di soldati mandati in Ucraina, ma non potrebbe esporli a distanza ravvicinata alle radiazioni di un’esplosione atomica senza pagare un costo politico alto.
Ci sono già stati passi falsi durante l’invasione, dai militari russi mandati a occupare la zona di Chernobyl – teatro del più grave incidente nucleare della storia – senza protezioni fino all’occupazione militare della centrale atomica di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa con i suoi sei reattori.
CHASIV YAR DISTRUTTA DAI RUSSI
Bombardare con una atomica tattica Chasiv Yar, che adesso è la battaglia più cruciale, in termini militari non sarebbe il colpo di grazia che finisce l’Ucraina. Ma il prezzo politico per la Russia sarebbe altissimo.
VLADIMIR PUTIN CON I SOLDATI RUSSI VLADIMIR PUTIN CON I SOLDATI RUSSI