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    RENZIANI MAI - LA MINORANZA PD E QUEL CHE RESTA SEL SI ACCORDANO IN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE: VOGLIONO CREARE UNA “COSA ROSSA”, GUIDATA DA GIULIANO PISAPIA, CHE FACCIA DA CONTRAPPESO A SINISTRA DEL PD RENZIANO


     
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    Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

     

    giuliano pisapia e daniela javarone giuliano pisapia e daniela javarone

    Un patto di ferro tra i sindaci di Sel e la minoranza del Pd. Con due obiettivi ambiziosi: lanciare la volata ai candidati "non renziani" in occasione delle prossime amministrative, ricostruire l' alleanza di centrosinistra a livello nazionale. In barba alle tentazioni isolazioniste di uno spicchio del cantiere rosso.

     

    Per guidare il progetto delle colombe della "cosa di sinistra" esiste un leader in pectore: Giuliano Pisapia. E due appuntamenti sono già in agenda: un evento pubblico con il sindaco di Milano e Gianni Cuperlo il prossimo 19 settembre nel capoluogo lombardo, poi un grande happening a Roma il 2 ottobre. Con quale parterre? Sempre con Pisapia, Massimiliano Smeriglio - vicepresidente della Regione Lazio in quota Sel - e il governatore Nicola Zingaretti.

     

    DARIO STEFANO DARIO STEFANO

    Come un fiume carsico, così il partito dei sindaci scava tunnel per stringere un' intesa con Pierluigi Bersani, Cuperlo e ovviamente Zingaretti, speranza dell' opposizione interna a Renzi. Il laboratorio dell' alleanza passa innanzitutto per la scelta del candidato sindaco di Milano. Strada sbarrata a Giuseppe Sala sponsorizzato invece dai renziani - e sostegno a Francesca Balzani o Pierfrancesco Majorino (preferito da Sel).

     

    Due figure, guarda caso, della minoranza dem. Se Matteo Renzi dovesse concedere le primarie, toccherebbe a loro affrontare la prova dei gazebo come candidati della sinistra pd e dei vendoliani. «Gli ultimi sondaggi - ricorda Roberto Speranza - dimostrano che l' alleanza di centrosinistra alle amministrative sarebbe premiante. Se noi ci presentiamo da soli, a petto in fuori - promettendo di radere al suolo tutto poi perdiamo. Se il Pd, tutto il Pd, dialoga con Sel e i movimenti civici, viene meno l' idea di un partito autoreferenziale».

     

    Gianni Cuperloe bersani article Gianni Cuperloe bersani article

    Nel cantiere di sinistra Pisapia gioca un ruolo sempre più centrale. E il "partito dei sindaci" guadagna posizioni. Un big vendoliano come Smeriglio - da sempre durissimo verso il renzismo - sta per pubblicare un libro per spiegare le ragioni di un' intesa sui territori con il Pd "migliore". E rilancia: «Tra noi è in corso un dibattito, che durerà fino a fine anno. Giudico comprensibile il punto di vista di Massimo Zedda e Dario Stefàno. E non partecipo a una Rifondazione 2.0».

     

    Proprio Stefàno, con un' intervista a Repubblica , ha rimesso al centro del dibattito il nodo dell' alleanza con i democratici. E Zedda, primo cittadino a Cagliari, ha rilanciato sull' Unità di ieri: «Bisogna rinsaldare il rapporto con il Pd e le forze di sinistra, partendo dalle amministrative. E auspico una coalizione con una forza di sinistra alleata del Pd». Reclamano un dialogo di centorsinistra anche Marco Doria, sindaco a Genova, e i suoi colleghi di Rieti e Molfetta. Sarà una battaglia lunga. «È chiaro - ammette Smeriglio - che quello di Renzi è il punto di maggiore distanza dal Pd.

     

    nicola zingaretti nicola zingaretti

    Ma se qualcuno pensa che il soggetto a sinistra prende voti contando i metri di distanza dai democratici, commette un errore tragico. In fondo, anche quando Bertinotti rompeva a livello nazionale, a Roma governava con Veltroni». La stoccata, implicita, è a chi nel cantiere di sinistra spinge nella direzione dell' autonomismo intransigente.

     

    Uno è Pippo Civati: «È necessaria una corsa autonoma, soprattutto a livello amministrativo. Il centrosinistra in questo momento non c' è e le elezioni nelle grandi città forniranno un dato prima di tutto politico». Pure il coordinatore di Sel Nicola Fratoianni mostra cautela: «Sel non ha scelto l' isolamento, ma dialogare con Renzi è difficile se non c' è condivisione di programmi». In gioco c' è l' alleanza del domani.

    civati manifestazione cgil civati manifestazione cgil nicola fratoianni nicola fratoianni

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