Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA
L’unico a esultare, in serata, è Antonio Tajani che plaude al governo ed è pronto ad andare oggi in tv, davanti alle telecamere di Monica Maggioni, per dire che la modifica della tassa sugli extraprofitti delle banche «è soprattutto un successo di Forza Italia».
C’è da capirlo, vista la bufera in cui il pacioso segretario di FI era finito a inizio agosto, quando Giorgia Meloni portò in consiglio dei ministri il provvedimento senza neppure informarlo e lui si ritrovò a fare i conti con l’ira di Marina Berlusconi e del vecchio amico Antonio Patuelli, già vicesegretario del partito liberale di Renato Altissimo con un breve trascorso alla corte di Berlusconi e oggi presidente dell’Abi.
Da quel momento Tajani ha condotto una tenace quanto discreta battaglia, dentro il governo, per far cambiare la norma. Il risultato ottenuto […] va incontro alle esigenze di Mediolanum e dell’associazione dei banchieri, ma anche della Bce, espressione di quelle istituzioni europee poco amate soprattutto dalla Lega.
GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Il compromesso arriva alla fine di una giornata in cui, sull’asse fra Palazzo Chigi e Mef, si è cercata la via d’uscita più adatta a nascondere il senso di una retromarcia. Solo una settimana fa la premier aveva aperto ufficialmente ai correttivi al testo ma precisando che non avrebbero intaccato il gettito per lo Stato.
Così non è: perché se da un lato le percentuali previste dall’ultima bozza non modificano in astratto l’entità del prelievo, dall’altro la possibilità per le banche di irrobustire il capitale anziché pagare la tassa non potrà che ridurre gli incassi. In ambienti di maggioranza nessuno lo mette in dubbio.
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giorgia meloni antonio tajani alla camera
La necessità di un cambiamento di rotta, dalle parti di Palazzo Chigi, era chiara già da un pezzo. Ed è divenuta pressante quando hanno cominciato a circolare le notizie della crescente sfiducia dei mercati legata proprio alla tassa a carico delle banche. Una dinamica additata con chiarezza anche dal Financial times, nel recente articolo un cui si denunciava la fine della luna di miele fra Meloni e gli italiani. Il tutto in un’atmosfera cupa, pervasa dalle ombre di un complotto internazionale, con uno spread in salita a rendere tutto più grave.
MARINA BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MARTA FASCINA
È in questo clima che matura la modifica alla norma […] Gli introiti della tassa sugli extraprofitti saranno inferiori al previsto ma Meloni preferisce guardare altrove, puntare il dito sui suoi predecessori, ancora una volta sul bonus edilizio che sottolinea la premier - ha generato un buco da 140 miliardi: «Soldi tolti alla sanità, all’istruzione, alle pensioni, per ristrutturare le seconde case e anche i castelli».
giorgia meloni antonio tajani alla camera dei deputati