Antonio Andreotti per https://corrieredelveneto.corriere.it/
shefki kurti con moglie e i due figli
Svolta nelle indagini sull’omicidio del 71enne Shefki Kurti, il pensionato albanese ucciso e fatto a pezzi a fine luglio in Polesine. La moglie Nadire, 68 anni, è piantonata in Psichiatria all’ospedale di Rovigo con l’accusa di omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere.
La donna non è in carcere, perché ricoverata dallo scorso 12 agosto all’ospedale rodigino. Il macabro omicidio, stando a quanto ricostruito dai carabinieri del Comando provinciale di Rovigo, sarebbe scaturito dal timore di Shefki Kurti - timore infondato, va precisato - di essere lasciata dalla marito.
Il delitto
shefki kurti 3
La notte tra il 21 e il 22 luglio scorso la 68enne avrebbe colpito Shefki Kurti con un’ascia mentre i due erano in camera da letto. Poi avrebbe trascinato il corpo in bagno, facendolo a pezzi con l’ascia stessa e tre coltelli, ritrovati a Badia, nel canale Adigetto, la scorsa settimana. A quel punto, Nadire avrebbe messo i resti in alcuni sacchetti della spazzatura gettandoli nell’Adigetto.
A corroborare la ricostruzione c’è un’ammissione della donna, avvenuta durante un interrogatorio del pm Maria Giulia Rizzo lo scorso 18 agosto in ospedale, e delle telefonate intercettate tra la 68enne ed i due figli, del tutto estranei all’accaduto.
Il ritrovamento
cadavere di shefki kurti nell'adigetto
La vicenda inizia la mattina del 28 luglio scorso quando, in prossimità delle chiuse del canale Adigetto a Villanova del Ghebbo, alcuni tecnici addetti alla pulizia del canale hanno trovato una gamba umana. Lo stesso giorno, più a monte del corso d’acqua, e precisamente a Lendinara, vengono trovati due sacchetti. Dentro ci sono la testa e il busto di un uomo. Il terzo ritrovamento avviene nel pomeriggio dello stesso giorno.
A Villanova del Ghebbo, poco lontano da dove era stata trovata la gamba, in altri due sacchetti vengono trovate due braccia. Tre giorni dopo, il 31 luglio e sempre nell’Adigetto tra Lendinara e Villanova, viene trovata anche la gamba mancante. La famiglia di Kurti, che non lo vedeva da domenica 24 luglio, giorno in cui l’anziano se ne era andato di casa dopo un litigio con la moglie, ha formalizzato la denuncia di scomparsa. Il corpo è stato attribuito con certezza a Shefki Kurti da un segno particolare, ovvero un tatuaggio che l’albanese aveva in una gamba, l’ultima ritrovata nell’Adigetto.
La coppia
cadavere a pezzi adigetto shefki kurti4
Shefki Kurti e la moglie Nadire erano arrivati in Italia nel 1991. Inizialmente erano andati ad abitare a Villanova del Ghebbo, e Kurti aveva iniziato subito a lavorare come manovale. La coppia poi si è trasferita a Badia Polesine, sopra il capannone di una rimessa, in un dignitoso appartamento ristrutturato.
I due hanno avuto due figli, Alketa che vive in Svizzera e Arben detto Benny che abita a Masi. Quest’ultimo lavora come dj nelle discoteche del posto. Arben ha preso in gestione il Manfredini, la storica sala da ballo di Badia, che poi è stata trasformata nel club Malibù che sotto la sua guida è diventata «Il Babylon».
alketa e arben, figli di shefki kurti SHEFKI KURTI E LA MOGLIE NADIRE