Estratto dell’articolo di Carlotta Lombardo per www.corriere.it
ricerca dei sei scialpinisti dispersi sulle alpi svizzere
Sono stati recuperati lunedì mattina i corpi senza vita di cinque dei sei scialpinisti che erano stati dati per dispersi sabato pomeriggio dopo una valanga vicino al Matterhorn, il Cervino, sulle Alpi svizzere, nella regione della Tête Blanche.
L’ipotesi, è che la loro morte non sia legata alla valanga ma all’ipotermia: con ogni probabilità i sei — dopo aver perso l’orientamento nella tempesta di neve — hanno tentato di scavare una buca nella neve per trovare riparo dal freddo e dalla bufera.
scialpinisti morti sulle alpi svizzere
Le vittime avevano tra i 21 e i 58 anni. Cinque dei sei membri del gruppo appartengono alla stessa famiglia del Vallese (la polizia non ha ancora rivelato l’identità dei corpi). «Finché ci sarà speranza faremo tutto il possibile per trovare il sesto, ma dobbiamo essere realistici riguardo le condizioni che ha vissuto nelle ultime 48 ore», ha detto questa mattina Christian Varone, comandante della polizia cantonale del Vallese.
Nel tentativo di localizzarli, i soccorsi hanno fatto di tutto. Prima via terra, poi con le forze aeree dell’esercito. Hanno l’impiegato 11 elicotteri e una squadra di 35 uomini […]
ricerca dei 6 alpinisti dispersi sulle alpi svizzere
Il tentativo di salvataggio da parte degli esperti del Soccorso alpino elvetico, avvertiti dalla telefonata al numero di emergenza 144 che sabato, alle 17.30, uno degli alpinisti era riuscito a fare nonostante la bufera, la neve e il vento , è stato da subito disperato.
La squadra ha setacciato i pendii innevati e ogni anfratto roccioso in un’area vicino al monte Cervino, in Svizzera, dove i sei avrebbero potuto ripararsi nel tentativo di raggiungere il colle della Tête Blanche, a 3.500 metri, luogo di localizzazione della chiamata.
Poi, arrivata a 3.000 metri, di notte e in mezzo alla tormenta, è stata costretta a ritirare. Proseguire era impossibile: il pericolo di slavine troppo alto. Ci aveva riprovato all’alba di ieri con un’imponente operazione di soccorso insieme alle forze aeree dell’esercito, il gruppo montagna della polizia cantonale e alcuni esperti di telecomunicazioni che hanno provato a cercare il segnale dei telefoni del gruppo lungo l’itinerario Zermatt-Arolla dove si trovavano gli alpinisti.
Tete Blanche - alpi svizzere
La tempesta ha però imperversato nel sud delle Alpi e il rischio di valanghe ha impedito agli elicotteri e ai soccorritori di avvicinarsi alla zona. Nonostante le cattive condizioni meteorologiche, è stata comunque inviata sul posto una squadra.
I corpi senza vita
Ieri, intorno alle 21.20, la macabra scoperta da parte dei tre soccorritori e un agente di polizia. «Hanno trovato i corpi senza vita di cinque delle sei persone scomparse — ha detto la polizia del Canton Vallese — Le ricerche del sesto disperso continuano, ma le condizioni meteorologiche nella zona sono ancora difficili e le operazioni di soccorso molto delicate. Siamo partiti sabato in condizioni relativamente buone, la situazione è peggiorata rapidamente e improvvisamente».
Alpinisti esperti
Tete Blanche - alpi svizzere
Cinque dei dispersi appartenevano ad una stessa famiglia residente nella Val d’Herens (Cantone Vallese): tre fratelli, uno zio e un cugino che, insieme a una amica friburghese, erano partiti da Zermatt per raggiungere Arolla, vicino al confine con l’Italia.
Erano alpinisti esperti, alcuni si stavano allenando per la Patrouille des glaciers, una gara di scialpinismo di fama mondiale in programma ad aprile (il tracciato passa anche lungo l’itinerario Zermatt-Arolla che stavano percorrendo). La competizione si svolge in Svizzera nelle Alpi Pennine ed è organizzata ogni due anni dall’Esercito svizzero.
Tete Blanche - alpi svizzere ricerca dei 6 alpinisti dispersi sulle alpi svizzere