Da Spy
leda bertè
«L'idea di fare un film su mia sorella, Mia Martini, è stata mia. Tre o quattro anni fa ho incontrato Luca Barbareschi, che ora ha prodotto il film “Io Sono Mia”, e gli ho consegnato un progetto per fare qualcosa su Mimì. Tant'è vero che avevo già scritto tutta la storia dei Bertè e avevo depositato alla Siae il fascicolo. Eppure, nonostante questo, non sono stata interpellata per la sceneggiatura, a differenza delle mie sorelle Loredana e Olivia».
mia martini
Leda Bertè, la sorella maggiore di Mia Martini e Loredana Bertè, non ci sta e al settimanale Spy, nel numero in edicola venerdì 18 gennaio, esprime tutto il suo dissenso sul film dedicato alla cantante che a febbraio sarà trasmesso su Rai 1 dopo l'anteprima cinematografica. «Sono convinta che questo film non rispecchi la verità sulla vita della mia famiglia e di Mimì. Loredana e Olivia, le più piccole, non possono sapere tante cose della nostra famiglia. E poi ho intravisto la ragazza che la interpreta, Serena Rossi. Sarà pure brava a cantare, ma non ha niente a che vedere con Mia Martini, ovviamente. Fanno un film su Mimì e fanno cantare le sue canzoni a un'altra? Almeno come sottofondo potevano lasciare le voci originali».
mia martini serena rossi
Il film, comunque, sarà un'occasione per chiedere scusa all'interprete di canzoni come “Piccolo Uomo” e “Almeno tu nell'universo”, per anni vittima di voci ingiuriose che sostenevano che portasse iella. «Mi auguro che qualcuno cominci a chiederle scusa. A partire da alcuni stro... che lavorano ancora ad altissimi livelli in tv. Racconto solo un episodio. Mia venne a trovarmi a Roma, dove lavoravo: una volta fuori, incontrammo un famosissimo regista e un conduttore di primo livello. Quando videro Mimì, da lontano, cominciarono a toccarsi le parti basse. Hanno distrutto la vita di una donna che non ha fatto del male a nessuno. Forse era solo troppo grande e troppo brava, per questo le hanno fatto passare di tutto e di più».
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Il film sarà presentato sul palco del Festival di Sanremo, anche se Leda Bertè ha qualcosa da recriminare al conduttore e direttore artistico Claudio Baglioni. «Durante l'ultimo Sanremo non ha neanche consegnato il premio Mia Martini sul palco, l'ha fatto passare sotto silenzio: queste cose non si fanno. Quel premio è stato istituito proprio per dare risalto alla memoria di Mimì e chi conduce il Festival ha il dovere di parlarne».
Anche la morte di Mimì è avvolta nel mistero per la sorella. «Io e Loredana abbiamo visto sul cadavere di nostra sorella dei lividi sia sulle braccia sia sulle gambe. Il che fa pensare a una discussione piuttosto violenta con qualcuno, forse con nostro padre a cui si era riavvicinata? Lui è sempre stato violento. E poi perché, subito dopo i funerali, senza dire niente a nessuno, lui ha fatto cremare il corpo? Devono ancora darmi delle spiegazioni. È stata una morte avvolta nel mistero, ci sono troppi punti oscuri, anche se sono passati tanti anni credo sia giusto riparlarne».
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