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    LA MORTE DI LEONARDO LAMMA A CORSO FRANCIA TIRA IN BALLO IL CAMPIDOGLIO – L'INCHIESTA SULL’INCIDENTE CHE E’ COSTATO LA VITA AL 19ENNE PUNTA SUL COMUNE: DOVEVA VIGILARE SUI LAVORI ACEA – LE IMMAGINI DEL VIDEO POTREBBERO ATTRIBUIRE LA RESPONSABILITÀ DELLA CADUTA DEL 19ENNE DALLA MOTO AL DOSSO LASCIATO DOPO LA RIPARAZIONE DI UNA VORAGINE - LA PROCURA HA ACCERTATO CHE LA RIMOZIONE DEL DOSSO POCHE ORE DOPO L'INCIDENTE, ERA GIÀ IN PROGRAMMA…


     
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    Camilla Palladino per il Corriere della Sera  - Roma

     

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    Le telecamere esterne del Compro oro in corso Francia hanno ripreso l'incidente in cui giovedì scorso Leonardo Lamma ha perso la vita. Nel video si vede la moto del 19enne che dopo il dosso perde il controllo, sbanda e cade. Le immagini sono state acquisite ieri mattina dai vigili urbani, che l'hanno consegnate alla Procura.

     

    È l'ultima svolta nelle indagini che potrebbero addossare la responsabilità della caduta del Ktm Duke di Leonardo al dissesto lasciato sull'asfalto all'altezza di via Antonio Gabaglio a seguito della riparazione di una voragine. La buca si era aperta per un cedimento dell'asfalto lo scorso 27 marzo ed era stata coperta con un rattoppo dopo i lavori di Acea sulla rete fognaria, durati circa una settimana.

     

    A quel punto il tratto di strada era in attesa di un ultimo «intervento di rifacimento del manto stradale urgente», come si legge in un documento della municipalizzata. Il ripristino è arrivato nel cuore della notte tra il 7 e l'8 aprile, a poche ore dalla morte dello studente universitario. Un intervento che, ha accertato la Procura, era già previsto.

     

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    Ricostruire la dinamica della caduta che ha provocato il decesso di Leonardo è l'obiettivo principale dei suoi genitori, Stefano Lamma e Paola Scaglioni, che per farlo si sono affidati agli avvocati Antonio De Fazi e Massimiliano Capuzzi. Da ieri la famiglia ha lanciato un appello per cercare quanti più testimoni possibile che quel giovedì - intorno alle 17 - potrebbero aver visto cosa è successo. Il messaggio ha iniziato a circolare prima tra parenti e amici, poi è arrivato ai conoscenti e infine si è diffuso a macchia d'olio nella zona di Roma Nord.

     

    Dal Fleming a Vigna Clara, passando per ponte Milvio e i Parioli, i social dei residenti si sono uniti alla rete del passaparola. «Urgente, servono testimoni dell'incidente di giovedì 7 aprile a corso Francia, chiunque abbia visto le dinamiche dell'incidente, può essere fondamentale.

     

    «Fate girare!», è la breve richiesta d'aiuto della famiglia Lamma, che in 24 ore ha fatto il giro anche dei gruppi Facebook di quartiere. A disposizione dei genitori ci sarebbe già una testimone, che lo scorso 7 aprile sarebbe stata al volante di un veicolo che si trovava dietro la moto di Leo. I coniugi sperano che raccogliendo i racconti di chi ha visto gli ultimi istanti di vita del ragazzo riescano a identificare le cause dell'incidente. Nel frattempo, si dicono «fiduciosi nel lavoro che sta svolgendo il pm».

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    La ricerca di testimoni sembra tuttavia un'impresa più difficile del previsto, nonostante quel tratto di corso Francia sia costellato di attività. «Questa è una zona rumorosa e trafficata, c'è sempre caos. Sentire le sirene delle ambulanze o i clacson non ci stupisce», raccontano all'unisono i commercianti della zona. Per questo chi lavora lungo la strada non si è reso conto subito di cosa stesse succedendo. I lavoratori l'hanno capito solo «a cose fatte».

     

    Qualcuno dopo aver sentito un forte botto, qualcun altro in modo più suggestivo, come l'edicolante con il chiosco di fronte al punto in cui si è fermata la Ktm Duke di Leonardo: «Ho visto la moto rotolare su se stessa a mo' di palla, allora ho capito che era successo qualcosa di grave».

     

    A fornire un ulteriore elemento nell'inchiesta c'è l'autopsia del 19enne. Dall'esame non è emerso niente di anomalo, assicura l'avvocato De Fazi. Niente alcol né droghe, che possano aver compromesso la lucidità del giovane. In attesa della conclusione delle indagini, amici e familiari daranno l'ultimo saluto a Leo mercoledì pomeriggio, nella chiesa della Gran Madre di Dio in piazzale di ponte Milvio.

     

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    L'INCHIESTA PUNTA SUL COMUNE: DOVEVA VIGILARE SUI LAVORI ACEA

    GIULIO DE SANTIS per il Corriere della Sera - Roma

     

    Per il dosso comparso a corso Francia dopo i lavori di Acea, che potrebbe aver provocato il 7 aprile la caduta e la morte del 19enne Leonardo Lamma, nel mirino della Procura finisce il Campidoglio. In particolare, è al vaglio degli inquirenti l'operato del Simu (Sviluppo infrastrutture manutenzione urbana) a cui spettava la vigilanza sui lavori della municipalizzata poiché il dipartimento ha la competenza sulle strade della grande viabilità, tra cui corso Francia. Pertanto sarebbe stato compito del Simu verificare se era stato sistemato il dosso rimasto per alcuni giorni sulla strada dopo che Acea aveva chiuso la voragine provocata dalla rottura della tubatura avvenuta il 27 marzo.

     

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    La Procura intende chiarire un passaggio: era noto al Simu il documento della municipalizzata in cui è scritto che i lavori di ripristino del manto stradale erano urgenti? Qualora la risposta risulti affermativa, il dipartimento dovrà spiegare agli inquirenti perché non ha incentivato Acea ad accorciare i tempi dei lavori. Oppure: Acea ha tenuto nascosto l'allarme? Appare improbabile.

     

    La Procura ha intanto accertato che la rimozione del dosso nella notte tra il 7 e l'8 aprile, quindi poche ore dopo l'incidente, era già in programma. Quel dosso che, ora dopo ora, diventa sempre più il principale indiziato della morte di Leonardo. I filmati di un Compro oro, acquisiti dai vigili del Gruppo Cassia su delega del pm Attilio Pisani, che indaga con l'accusa di omicidio stradale per ora senza indagati, mostrerebbero Leonardo che perde l'equilibrio proprio nell'istante in cui passa con la moto sul dosso.

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    La polizia municipale ha acquisito anche le immagini delle videocamere di un benzinaio e di una farmacia. I vigili hanno pure ascoltato alcuni testimoni che erano sul posto negli attimi drammatici (attorno alle 17) in cui Lamma è scivolato in terra. Il contenuto delle deposizioni, tuttavia, è coperto dal più stretto riserbo.

     

    Ora però bisogna spiegare perché il Simu entra nel cuore dell'inchiesta. Il 27 marzo del 2022 si apre una voragine per una perdita da una tubatura Acea. L'intervento viene subito qualificato come urgente. Ipotesi che libera la multiservizi da adempimenti burocratici, come la richiesta di permessi al Municipio XV. Acea quindi manda i suoi operai sul posto ed è in questo istante che scatta l'obbligo della sorveglianza del Simu, in quanto garante dei lavori mirati al ripristino della strada in condizioni di sicurezza attraverso l'invio di propri tecnici.

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