Estratto dell'articolo di Mauro Bazzucchi per “la Verità”
giorgia meloni con il presidente della tunisia kais saied 1
Il contrasto ai flussi migratori illegali, il sostegno aiuti agli del Fmi e dell'Ue, la tutela delle infrastrutture e della cooperazione energetica. C'è stata tanta carne al fuoco nella missione tunisina di ieri del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, proprio in virtù del fatto che la precaria situazione economica del Paese nordafricano potrebbe generare, se non adeguatamente gestita, una vera e propria catastrofe umanitaria a pochi chilometri dal nostro Paese e un'impennata degli sbarchi […]
Una visita, quella del nostro premier, che si è svolta nel solco di quel «piano Mattei» additato come obiettivo del suo governo dal momento dell'insediamento e che è culminata nel faccia a faccia - durato un'ora e 45 minuti - col presidente tunisino Kais Saied nel Palazzo presidenziale. […]
giorgia meloni a tunisi accolta dalla premier najla bouden
Tutte le questioni affrontate sono state pacificamente riconosciute come strettamente legate, a partire da quella dei flussi migratori: la Tunisia è sull'orlo del default, ma il sostegno internazionale tarda a giungere. Sul tavolo ci sono due miliardi promessi dal Fmi in cambio di una serie di riforme e 500 milioni da parte dell'Ue. Meloni ha ribadito l'impegno del nostro Paese a spingere per l'arrivo nel minor tempo possibile di queste risorse a Tunisi […]
Il timore è che i buoni rapporti bilaterali, di fronte al precipitare degli eventi, non servano a contenere la pressione migratoria interna ed esterna alla Tunisia: «Abbiamo fatto fin qui un ottimo lavoro insieme alla Tunisia», ha spiegato il premier, «gli sbarchi in Italia sono sensibilmente diminuiti a maggio rispetto a marzo e aprile. Chiaramente siamo di fronte alla stagione più difficile da questo punto di vista, non possiamo che essere preoccupati per i prossimi mesi» […]
GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON AL G7 DI HIROSHIMA
Il «buon feeling» che si è instaurato tra Meloni e Saied, come hanno tenuto a far filtrare fonti della presidenza del Consiglio, è stato testimoniato dalle frasi con cui lo stesso presidente tunisino si è rivolto al nostro premier, di fronte ai cronisti: « Lei è una donna», ha detto, «che dice a voce alta quello che gli altri pensano in silenzio». Come si diceva, il deterioramento economico e politico della situazione tunisina contiene anche un rischio enorme per il mantenimento degli accordi di cooperazione energetica e per la sicurezza delle infrastrutture.
Come è noto, l'Italia ha di recente siglato una serie di importantissimi accordi, che hanno fatto della Tunisia, dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, il primo fornitore di gas al nostro Paese. Tutto questo in una fase in cui invece la Francia, storicamente dominante nell'area, sta invece incontrando difficoltà in Nordafrica.
GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON AL G7 DI HIROSHIMA
A questo si aggiunge una nuova infrastruttura per la fornitura di energia elettrica: il cavo Elmed che - come ha sottolineato il nostro presidente del Consiglio - «rappresenta una infrastruttura strategica che lega ulteriormente il destino delle nostre due nazioni, che diventano degli hub di approvvigionamento energetico per l'Europa e per i Paesi africani».
giorgia meloni con il presidente della tunisia kais saied MACRON E GIORGIA MELONI giorgia meloni con il presidente della tunisia kais saied 2 giorgia meloni con la premier tunisina najla bouden