Estratto dell’articolo di Monica Ricci Sargentini per il “Corriere della Sera”
javier milei brandisce una motosega 3
Per far passare la sua riforma, la prima da quando è presidente, l’argentino Javier Milei ha dovuto ritardare di tre ore la partenza dell’aereo per il G7, dove è arrivato ieri pomeriggio, in modo da consentire di votare alla sua vice Victoria Villarruel, che è anche speaker del Senato.
La legge sulle privatizzazioni, infatti, è passata per un soffio, 37 a 36, mentre fuori dal Parlamento migliaia di persone protestavano al grido di «il nostro Paese non è in vendita» e si scontravano con la polizia.
Il governo parla di «grande trionfo del popolo argentino» ma la sua è una vittoria a metà. La compagnia aerea di bandiera (Aerolineas Argentinas), le poste (Correo Argentino) e il servizio pubblico radiofonico e televisivo (Rta) sono stati rimossi dall’elenco delle privatizzazioni, così come è stata esclusa l’abrogazione della moratoria pensionistica.
PROTESTE IN ARGENTINA
[…] Ma fino a ieri non era stato in grado di far passare un singolo atto legislativo perché «La Libertad Avanza », il partito di estrema destra da lui fondato tre anni fa, detiene solo il 15% dei seggi alla Camera e il 10% al Senato.
Nel frattempo, il presidente con la motosega, come viene chiamato, ha usato i poteri esecutivi per tagliare i sussidi, licenziare migliaia di dipendenti pubblici, svalutare il peso e deregolamentare parti dell’economia argentina. Ora il pacchetto di riforme arriverà alla Camera dei deputati per il sì definitivo. […]
PROTESTE IN ARGENTINA javier milei a davos 3 javier milei limona con la sua compagna fatima florez 6 javier milei a davos 6 javier milei a davos 1 javier milei brandisce una motosega 1