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    LA MOZIONE PD SU BANKITALIA? UNA MARTELLATA SUI COGLIONI DELLA CREDIBILITA’ ITALIANA A LIVELLO INTERNAZIONALE – LE SCELTE DELL’”ULTIMO MINUTO” SONO UNA COSTANTE DELLA NOSTRA CLASSE POLITICA. E NON SEMPRE VANNO PER IL VERSO GIUSTO – DAL CASO DEL “BAIL IN” BANCARIO ALL’INTRODUZIONE DELL’EURO 


     
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    Francesco Daveri per L’Economia – Corriere della Sera

     

    Lo spettacolo di un Parlamento che si esercita in un tardivo esercizio di tiro al piccione su un tema delicato come quello della conferma o meno in ruolo del governatore della Banca d' Italia non è solo sgradevole. È anche il sintomo di un' incapacità della nostra politica di affrontare temi spinosi a tempo debito e seguendo modalità consolidate.

    IGNAZIO VISCO MATTEO RENZI IGNAZIO VISCO MATTEO RENZI

     

    Discutere per tempo dell' opportunità di rinnovare il mandato al governatore della Banca d' Italia oppure di dare un segno di discontinuità dopo un periodo in cui nel settore bancario italiano è successo di tutto non sarebbe stato scandaloso. Una discussione pubblica avrebbe consentito di ragionare sulle implicazioni di una tale richiesta di cambiamento.

     

    Ad esempio, sul rischio di delegittimare l' intera prima linea della Banca che nei prossimi mesi avrà il compito di condurre in porto delicati negoziati sulle modalità di smaltimento dei crediti deteriorati, sulla possibile revisione della legislazione sul bail-in la cui introduzione priva di un periodo di transizione ha prodotto risultati negativi e sul progressivo smantellamento del programma di acquisti di titoli da parte della Bce.

     

    Oppure, proprio alla luce dell' importanza dei negoziati in corso, la discussione avrebbe potuto portare a concludere che un cambiamento al vertice della Banca sarebbe stato un modo di aprire una pagina nuova. Non sarebbe stato un dibattito sereno. Ma almeno ci sarebbe stato il tempo e il modo di affrontare in profondità le varie questioni.

    RENZI BANCHE RENZI BANCHE

     

    Ma la mozione dell' ultim' ora presentata dal Partito democratico non ha solo scardinato questa possibilità di discussione. Ha anche confermato agli occhi di chi ci guarda da fuori un vecchio e consolidato pregiudizio sull' incapacità degli italiani (della politica italiana, in questo caso) di fare le cose secondo le regole e fuori dall' emergenza.

     

    Per settimane nulla si è mosso (neanche sul fronte della Commissione d' inchiesta sul sistema bancario) prima dell' improvvisa accelerazione della mozione del Pd. Così come nulla si era mosso dopo l' approvazione del bail-in fino alla sua entrata in vigore all' inizio del 2016. Così come - in altro ambito, ma non troppo diverso - nulla si muove quando si deve intervenire per prevenire le drammatiche conseguenze sociali dei terremoti, salvo poi far partire i piagnistei e le richieste di sconti sui conti pubblici per far fronte all'«emergenza terremoto».

     

    il bail in europeo cagata pazzesca il bail in europeo cagata pazzesca

    E andando indietro nel tempo, nulla si è mosso per anni di fronte alla decisione - assunta nel 1995 - di far entrare la Cina nel Wto, salvo poi scoprire nel 2001 che il nostro settore tessile sarebbe stato spazzato via dalla concorrenza cinese. Così come nulla fu fatto nell' adeguare le capacità di competere della nostra economia a fronte della decisione di entrare nell' euro.

     

    In tutti questi casi, una certa noncuranza nei confronti delle regole e dello svolgimento di discussioni in forma ordinata si accoppiò con una tenace fiducia nel provvidenziale stellone italico. Ma di fronte al ripetersi di casi come quelli elencati, con le loro drammatiche conseguenze, come si fa a non vedere che questa incapacità di fare le cose per bene e per tempo ci si ritorce contro, rendendo meno credibili le nostre - magari sensate - richieste nei negoziati internazionali?

    prodi dalema veltroni ciampi visco festeggiano l'ingresso nell'Euro prodi dalema veltroni ciampi visco festeggiano l'ingresso nell'Euro

     

    Come si fa a non vedere che l' eterno appello all' emergenza al «questa volta è diverso» indebolisce irrimediabilmente la nostra possibilità di ottenere risultati quando andiamo in Europa a chiedere di correggere l' imperfezione delle regole europee?

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