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Non solo Billie Jean King. Tante tenniste si schierano dalla parte di Serena. «Speriamo che lo spettacolo a cui abbiamo assistito non capiti mai più». Dopo la sfuriata nella finale degli Us Open e le parole di Williams che ha accusato l' arbitro Carlos Ramos di avere avuto un atteggiamento sessista nei suoi confronti, l' amministratore delegato della Wta Steve Simon ha deciso di prendere ufficialmente le difese della sua giocatrice.
« La Wta ritiene che in campo non dovrebbero esserci differenze di atteggiamento nei confronti degli uomini e delle donne, e si impegna a lavorare per garantire che tutti i giocatori vengano trattati allo stesso modo.
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Non crediamo che questo sia accaduto la scorsa notte » . Nel comunicato Simon affronta anche la questione del coaching, che nei tornei dello Slam è vietato ed è costato il primo warning a Williams: « È un problema che deve essere affrontato. La Wta è a favore del coaching in campo, ma anche questa regola deve essere rivista » . Serena Williams, al momento, ha il sostegno di molte colleghe con un' eccezione: Martina Navratilova. In un articolo sul New York Times l' ex n. 1 al mondo ha commentato: « Forse, al di là del sessismo, la domanda che dovremmo farci tutti prima di scendere in campo è: qual è il giusto modo di comportarsi per onorare al meglio il nostro sport e l' avversario che abbiamo di fronte?».
2. LA VIGNETTA CHE INCENDIA IL WEB
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Da gazzetta.it
La finale del torneo di tennis degli Us Open dello scorso 8 settembre sembra non trovare ancora la parola fine. Un momento di sport che verrà per sempre ricordato non tanto per la vittoria della giovanissima Naomi Osaka (la prima giapponese a riuscirci) ma per le accuse di sessismo della campionessa mondiale Serena Williams nei confronti dell’arbitro Carlos Ramos. La Williams è stata multata, ha perso la finale dello Slam e le sue lacrime rimarranno impresse nella memoria di tutti i tifosi di questo sport e non solo.
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LA VIGNETTA — Senza perdere troppo tempo, il vignettista Mark Knight dell’Herald Sun ha ritratto la Williams nei momenti successivi alla fine della partita, vinta dalla giapponese, esagerandone le caratteristiche fino a farne una satira grottesca e indubbiamente razzista, mentre salta infuriata con alle spalle l’arbitro che si rivolge all’altra tennista chiedendole: “Ma non puoi lasciarla vincere?”
LE REAZIONI — Il web si è immediatamente schierato contro il giornalista dell’Herald Sun. Prima fra tutte le scrittrice J.K. Rowling che ha affidato al social Twitter tutto il suo disappunto: “Ben fatto, hai ridotto una delle più grandi atlete in vita a un tropo razzista e sessista ed hai fatto dell’altra grande atleta un oggetto di scena senza faccia”.
Ad aggiungersi al pensiero del madre di Harry Potter, anche la comica Kathy Griffin che ha suggerito a Mark Knight di cambiare il suo username di Twitter “Knighcartoons” con “KKK Cartoons”, aggiungendo in calce un epiteto colorito.
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