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    LA "NINJA" DELLE NEVI - DOPO IL TRIONFO NELLA LIBERA, SOFIA GOGGIA CONCEDE IL BIS NEL SUPER G IN COREA - BATTUTA ANCORA LA VONN CHE ROSICA: "RESTERA' AI VERTICI ANCORA PER UN PO'" - LA SCIATRICE ITALIANA: "VONN AVVISATA. AI GIOCHI INVERNALI, TRA UN ANNO, NON AVRA’ VITA FACILE"


     
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    Maria Rosaria Quario il Giornale
    Leggera, senza più lo stress di dover per forza vincere e ha vinto ancora. In Corea, nel superG che ha chiuso i test sulla pista olimpica del 2018, Sofia Goggia raddoppia, porta a 11 i suoi podi stagionali, fa arrabbiare Lindsey Vonn (stavolta battuta per 4/100) e fa un altro pieno di fiducia e di punti.

     

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    Duecento in due giorni, quota mille superata, impresa riuscita in passato solo a un'altra italiana, Karen Putzer, che nella stagione 2002/2003 finì seconda nella classifica generale di coppa del mondo alle spalle di Janica Kostelic. Vedremo nei prossimi quindici giorni dove finirà Sofia, sono quattro le gare che mancano al termine della sua stagione, cominciata bene, continuata meglio e proseguita in un crescendo che solo lei, forse, poteva immaginare.

     

    «Dopo la discesa dei Mondiali (con annessa grande delusione, ndr) il mio pensiero era andato subito alle gare della Corea», ha detto ieri lasciando intendere che il weekend di Crans Montana (due uscite e un ottavo posto) non rientrava nei suoi obiettivi. Anche questo atteggiamento rende forte la bergamasca, bravissima a rimuovere il negativo per concentrarsi sul positivo, per andare in partenza convinta a dare il meglio senza sentire la pressione. La due giorni coreana ci ha mostrato un'atleta più matura tatticamente, capace di rimediare in gara agli errori delle prove (in discesa) e capace, ieri in superG, di seguire linee molto personali, con solo un grande rischio all'atterraggio di un salto.

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    «I will kill you!» le ha urlato Lindsey Vonn quando all'arrivo si è vista battuta di un soffio come già in discesa, e l'americana aveva davvero il volto scuro sul secondo gradino del podio pensando a quegli 11 centesimi (7 più 4) che le hanno negato due vittorie, cruciali per la sua corsa al record di Stenmark. A nessun atleta piace perdere, ma a Lindsey ancora meno e le sue parole dopo le gare di questi giorni sono un messaggio chiaro per il futuro: «Questa pista mi piace moltissimo e so bene dove ho perso le due gare, so anche cosa dovrò fare per andare più forte fra un anno all'Olimpiade, sono fiduciosa, i centesimi persi tornano sempre e mi tengo la fortuna per altre occasioni».

     

    Lindsey guarda con un mezzo sorriso e un pó di preoccupazione le feste di Sofia: «Credo che resterà ai vertici per un pó, ha la mentalità giusta». Goggia contro Vonn sarà un bel duello anche nella prossima stagione, con il permesso di Ilka Stuhec, la slovena anche ieri terza appena davanti a Federica Brignone, ottima quarta a completare la fantastica giornata azzurra. Che dal sole della Corea è continuata sotto la pioggia della Slovenia, a Kranjska Gora, dove gli uomini erano impegnati nel penultimo slalom della stagione.

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    Dopo aver dominato la prima manche, Stefano Gross è finito secondo portando all'Italia il 34° podio stagionale, Patrick Thaler ha chiuso sesto dopo un favoloso recupero nella seconda prova e Manfred Moelgg sciando così così in entrambe le manche, si è ritrovato settimo. Ha vinto Michael Matt e Marcel Hirscher, quarto, ha approfittato dell'errore di Kristoffersen per portarsi in Austria anche la coppa di slalom.

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